Dopo aver superato la pandemia e mantenuto viva la sua attività, il Circolo Arci Unione, conosciuto anche come Casa del Popolo di Borgo San Lorenzo, si trova ad affrontare una nuova sfida: la chiusura imminente. La Fondazione Ponterosso, proprietaria dell'immobile, ha infatti deciso di non rinnovare il contratto di affitto con l'attuale Consiglio direttivo, decretando la fine del Circolo entro il 30 giugno.
Moa Mhad, responsabile volontario del Circolo, descrive la situazione come un fulmine a ciel sereno. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, il Circolo ha sempre funzionato, pagando regolarmente utenze e affitti. La mancanza di motivazioni da parte della Fondazione rende la situazione ancora più difficile. I volontari, entro il 30 giugno, dovranno smontare e riconsegnare l'intero locale. Il Circolo è affiliato all'Arci, ma sembra che l'associazione non sia stata in grado (o non abbia voluto) intervenire per facilitare una trattativa che potesse permettere la continuità dell'attività.
Luciano Baggiani, presidente della Fondazione Ponterosso, ha rifiutato di rilasciare chiarimenti sulle motivazioni che hanno portato alla decisione di non rinnovare il contratto. La chiusura del Circolo Arci Unione rappresenta una grave perdita per la comunità di Borgo San Lorenzo. Il Circolo era un luogo storico e importante per la socialità e la cultura, offrendo un punto di riferimento per eventi, attività culturali e semplici ritrovi serali.
Al momento, il futuro del Circolo è incerto. Non è chiaro cosa succederà dopo il 30 giugno. La speranza è che si possa trovare una soluzione per salvare il Circolo e preservarlo come punto di riferimento per la comunità di Borgo San Lorenzo. La cittadinanza è invitata a mobilitarsi per supportare il Circolo Arci Unione e per chiedere alla Fondazione Ponterosso di riconsiderare la sua decisione. La perdita di questo luogo storico sarebbe un duro colpo per la comunità di Borgo San Lorenzo.
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