OK!Firenze

La Cisl denuncia: stop aggressioni ai lavoratori: fra inciviltà, indifferenza e mancate denunce

Testimonianze, analisi e possibili soluzioni al fenomeno delle aggressioni ai lavoratori, sempre più frequenti in sanità, trasporti e commercio.

  • 37
medici - salute - sanità - ospedale medici - salute - sanità - ospedale © Pixabay
Font +:
Stampa Commenta

Le aggressioni ai lavoratori sanitari sono sempre più frequenti. L’ultimo caso eclatante nel nostro territorio è quello dell’ospedale di Prato, con tre operatrici sanitarie malmenate.

Ma le aggressioni si ripetono con preoccupante frequenza anche su bus e treni e sono in aumento anche nei servizi e nel commercio.
Un fenomeno che negli ultimi anni è esploso e che va conosciuto e studiato per individuare gli strumenti di contrasto più adeguato, perché non si può andare al lavoro con la paura.

A questo punta il convegno organizzato dalla Cisl Firenze-Prato per lunedì prossimo, 20 gennaio (ore 9,30-12,30) a Firenze, nell’aula magna di Careggi (largo Brambilla 3).

Dopo l’introduzione e il saluto dei segretari generali Cisl di Firenze-Prato, Fabio Franchi e della Toscana, Silvia Russo, la prima parte dell’incontro sarà centrata su alcune testimonianze dirette di chi ha subito un’aggressione sul posto di lavoro: un'infermiera della Asl Toscana Centro, un capotreno, un’addetta a pulizia e sanificazione dell’ospedale di Prato.

Seguirà una tavola rotonda, per provare ad individuare cause del fenomeno e contromisure efficaci, cui prenderanno parte la sindaca di Firenze Sara Funaro, il questore di Firenze Fausto Lamparelli, la direttrice generale dell’AOUC Careggi Daniela Matarrese, il presidente di Autolinee Toscane Gianni Bechelli, il responsabile del duty free dell’aereoporto di Firenze Giovanni Spataro, il segretario confederale Cisl nazionale Mattia Pirulli.

Lascia un commento
stai rispondendo a