In Francia, vicino a Valence, posizionata tra Die e Loriol, lungo la Drôme, si estende per 2.000 chilometri quadrati la "Biovallée", un Biodistretto che persegue l’obiettivo di trasformare il territorio in una vetrina verde, per diventare riferimento europeo in materia di sviluppo umano sostenibile. La transizione ecologica è possibile, la si sente nell’aria della Drôme, nel luogo dove assume il nome che è anche un marchio territoriale e un programma: Biovallée. Qui, tra Loriol-sur-Drôme et Die, dove i massicci rocciosi del Vercors rivaleggiano tra di loro in maestosità, amministratori locali e cittadini lavorano da diversi anni per realizzare il primo laboratorio territoriale di una società più sostenibile. Tutti gli attori del territorio sono coinvolti: amministratori locali, associazioni, agricoltori, artigiani, eco-albergatori, imprenditori, ricercatori e cittadini. Tutti gli aspetti economici e sociali della vita della comunità diventano oggetto d'intervento con obiettivi precisi da raggiungere in direzione di un’economia più sostenibile. Il progetto è sostenuto dalla Regione Rhone Alpes, dal Dipartimento de la Drôme, dalle Comunità dei Comuni della Val de Drôme, Diois, Pays de Saillans e Crestois. L’Associazione Biovallée riunisce tutti i protagonisti e garantisce la governance delle iniziative. Sono tornato a Die nello scorso mese di gennaio, in occasione dell’appuntamento annuale organizzato dall’Associazione ECOLOGIE AU QUOTIDIEN. Il clima e l’accoglienza erano festosi come sempre, il territorio coinvolto e partecipe, molte le volontarie e i volontari che hanno sostenuto l’impegno di organizzare i dibattiti, i convegni internazionali, gli incontri conviviali e, più in generale, la festa. L’agricoltura biologica è il riferimento da cui è partito il progetto della Biovallée, ma sono tre gli assi su cui ci si muove:
- Sviluppare il territorio in modo da preservare le risorse naturali (acqua, aria, suolo, la luce del sole, e la biodiversità);
- Valorizzare le risorse naturali del territorio per soddisfare le esigenze della popolazione per quanto attiene: acqua potabile, cibo, habitat, salute, energia, qualità della vita;
- Costruire un territorio di riferimento che accompagni le innovazioni, identifichi le buone pratiche dello sviluppo sostenibile, le diffonda attraverso la formazione, la cooperazione tra i suoi attori.
- Realizzare 15 ecoquartieri
- Raggiungere il 20% di risparmio nel consumo di energia
- Arrivare a soddisfare il fabbisogno energetico della Biovallée con il 100% di energia da fonti rinnovabili
- Ristrutturare il patrimonio edilizio esistente (a partire dal patrimonio pubblico con obiettivo 500 edifici ogni anno di qui al 2020) per ottenere efficienza energetica
- Potenziamento del Campus Écosite du Val de Drôme, polo della conoscenza e del sapere, e della formazione tecnica e professionale
- Compostaggio del 100% dei rifiuti organici
- Stop al consumo di suolo agricolo
- Creare una navetta metropolitana leggera per il trasporto merci e passeggeri
- Consolidare l’esperienza degli ecoparchi produttivi (attualmente sono 5 con oltre 3.000 occupati)
- Sviluppo dell’agricoltura biologica con creazione di filiere locali (50% delle superfici e delle aziende in biologico)
- Abbattimento del 50% dell’utilizzo delle sostanze chimiche nell’agricoltura convenzionale
- 80% di prodotti bio nella ristorazione scolastica