Il bilancio di previsione della Città Metropolitana di Firenze ha suscitato diverse reazioni tra i gruppi politici, evidenziando opinioni contrastanti sulle scelte finanziarie per il 2025. Per il capogruppo del Pd, Nicola Armentano, il bilancio è stato definito "solido, attento e sostenibile", sottolineando che non comporta ulteriori oneri per i cittadini e che le risorse sono distribuite equamente sul territorio, come promesso all'inizio della legislatura. Armentano ha inoltre espresso un ringraziamento agli uffici per il lavoro svolto, nonché alla Sindaca Sara Funaro e al Vice Sindaco Mantellassi, responsabili del bilancio.
Il bilancio è stato approvato dalla maggioranza Pd e Uniti per la Città Metropolitana, mentre i consiglieri di Centrodestra di 'Per il cambiamento' hanno espresso un voto contrario. I gruppi Territori al Centro e Territori Beni Comuni hanno scelto invece l'astensione, sebbene le loro osservazioni siano state critiche.
Francesco Casini di Territori al Centro ha evidenziato la "qualità tecnica" del bilancio, ma ha lamentato la mancanza di una visione politica chiara e di un impegno strategico per rispondere alle esigenze più urgenti del territorio, come l’edilizia scolastica e la viabilità. Casini ha suggerito che, pur riconoscendo gli investimenti derivanti dal Pnrr, sarebbe necessario un approccio più lungimirante.
Andrea Tagliaferri, capogruppo di Territori Beni Comuni, ha accolto il bilancio come "in equilibrio", ma ha sollecitato scelte più coraggiose, soprattutto riguardo alle tasse e alla manutenzione delle scuole. Tagliaferri ha proposto una riduzione del 5% della tassa ambientale e un aumento delle risorse destinate alla manutenzione delle scuole, criticando la scarsa chiarezza sugli investimenti per la viabilità.
Infine, Gianni Vinattieri, consigliere di 'Per il cambiamento', ha espresso preoccupazione per le difficoltà finanziarie del bilancio 2025, segnalando la riduzione delle entrate correnti e i rischi di tagli nei servizi. Secondo Vinattieri, l'uso di 18 milioni di entrate non certe per finanziare interventi urgenti potrebbe compromettere la stabilità dell'ente. Inoltre, ha criticato la conferma della tariffa ambientale al 5%, che ritiene penalizzi i comuni virtuosi in termini di raccolta differenziata.
In generale, il bilancio di previsione ha diviso i gruppi politici, con alcuni che lodano la solidità del documento e altri che chiedono interventi più decisivi e strategici per il futuro della Città Metropolitana.