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Agriturismi, Congionti (Agriturist): "In Italia serve semplificazione delle norme"

Congionti ha sottolineato che l’agriturismo è già un esempio di sostenibilità, con molte aziende che utilizzano energie rinnovabili e...

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Un momento della conferenza Un momento della conferenza © Confagricoltura Toscana - Ufficio Stampa
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Firenze, 27 novembre 2024 - Durante il convegno "Agriturist racconta l’agriturismo italiano: passato, presente e futuro", svoltosi alla Fattoria di Maiano di Fiesole, il presidente di Agriturist, Augusto Congionti, ha ribadito l'importanza degli agriturismi come risorsa fondamentale per il turismo sostenibile e la valorizzazione delle aree interne italiane. Con oltre 26.000 strutture attive in Italia, gli agriturismi sono un modello virtuoso che unisce produzione agricola e turismo esperienziale, offrendo non solo accoglienza e ristorazione, ma anche attività che promuovono il territorio, come fattorie didattiche, sociali e la vendita diretta dei prodotti tipici.

Congionti ha sottolineato che l’agriturismo è già un esempio di sostenibilità, con molte aziende che utilizzano energie rinnovabili e promuovono il recupero dei materiali. Tuttavia, per crescere ulteriormente, ha chiesto un maggiore supporto istituzionale, specialmente per semplificare la normativa e ridurre gli ostacoli burocratici, che attualmente costituiscono un freno alla crescita del settore.

Luca Brondelli, vicepresidente nazionale di Confagricoltura, ha enfatizzato il ruolo sociale degli agriturismi, che sono fondamentali per contrastare lo spopolamento delle aree interne e per la salvaguardia del patrimonio culturale e architettonico delle campagne italiane. Inoltre, ha evidenziato che i nuovi turisti post-pandemia cercano esperienze più coinvolgenti, desiderando partecipare attivamente alla vita rurale, scoprire i processi produttivi e vivere in modo autentico il territorio.

Per rispondere a queste nuove esigenze, Brondelli ha annunciato che Confagricoltura sta investendo nella formazione di nuove figure professionali, come i "manager turistici per i borghi", in collaborazione con università e centri di ricerca. L’obiettivo è migliorare la gestione e l’attrattività dei borghi rurali, facendo degli agriturismi un punto di riferimento per un turismo più esperienziale e sostenibile.

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