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Contrabbando di sigarette: Toscana tra le prime d’Italia

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Contrabbando di sigarette: Toscana tra le prime d’Italia Contrabbando di sigarette: Toscana tra le prime d’Italia © n.c.
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Da Bruxelles sentenziano. Secondo uno studio annuale sul mercato illecito del tabacco in Ue, Svizzera e Norvegia, la Toscana è la sesta Regione italiana per quantità di sigarette contrabbandate o contraffatte; più del 5% delle confezioni presenta infatti informazioni sanitarie in un'altra lingua o ha applicato il bollino di altro Paese. Il report è stato pubblicato da KPMG (un Network di servizi professionali alle imprese) e commissionato dalle quattro principali multinazionali del settore: British American Tobacco, Imperial Tobacco Limited, JT International SA e Philip Morris International. I dati si basano su una metodologia empirica, per quanto inconsueta: la raccolta dei pacchetti vuoti gettati per terra dai fumatori. In Italia ne sono stati recuperati,  tra 2013 e il 2015, quasi 40mila: e la palma d’oro per consumo illegale va alla Campania, dove il 37% dei pacchetti riporta diciture in un'altra lingua. Segue, a causa della vicinanza con la Slovenia e nonostante le norme europee vietino di trasportare all'estero più di quattro stecche alla volta, il Friuli Venezia Giulia col 26%. Terza, seppur a grande distanza, è la Sicilia (9%), poi Lazio (7%), Lombardia (6%) e, appunto, la Toscana, a pari merito con la Calabria. Più in generale nel Paese sono quasi raddoppiate le sigarette contraffatte (il 65% a marchio Marlboro): da 310 milioni a 760 milioni, cioè il 16,5% dell'intero mercato nero del tabacco. Il 50% è invece costituito dalle cosiddette cheap white (prodotte in Paesi extra Ue); e il restante 33,5% da altri prodotti contrabbandati. Ad avere influito sulle rilevazioni in Toscana, dicono gli esperti, può essere stata (anche) la vocazione turistica della Regione, che ha permesso l'arrivo di molti pacchetti di provenienza estera. Comunque, numeri alla mano, il danno complessivo per l’erario dello Stato ammonta a 822 milioni di euro, sottratti a causa delle mancate imposizioni fiscali. Dopo Francia, Polonia, Regno Unito e Germania, l’Italia rappresenta il quinto mercato in Europa per i prodotti contraffatti, ed è il secondo per consumo a pari merito con il Regno Unito e dopo la Polonia.  In panoramica, in Europa lo scorso anno sono state fumate 53 miliardi di sigarette illegali. E, di poco in calo rispetto al 2014, il contrabbando vale oggi il 9,8% del consumo totale.  

 

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Commenti 1
  • Piero

    Lo Stato si incazza mica perch il contrabbando di sigarette contribuisce alle note problematiche tumorali dei cittadini, MA PERCHE' SOTTRAE RISORSE ALLE SUE CASSE.

    rispondi a Piero
    gio 16 giugno 2016 02:00