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Dario Nardella ricorda di essere sindaco della città metropolitana

Quali novità in arrivo. Nei 15 punti per 15 mesi del suo fine mandato ha parlato solo di Firenze e glissato sul tema più scivoloso: lo scudo verde.

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Dario Nardella a San Miniato Dario Nardella a San Miniato © Ok!News24
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Dopo la cacciata della Super Assessora Cecilia Del Re (e per verità di cronaca il giorno prima di assurgere al ruolo di supereroe col placcaggio degli ambientalisti in piazza della Signoria) il sindaco Dario Nardella nell'occasione del primo appuntamento previsto con l'ordine degli architetti per discutere il futuro urbanistico della città si era già mostrato come propositivo e disposto a dare una spinta al suo fine mandato.

Nel confermare che per il momento avrebbe tenuto per la complessa delega dell'urbanistica che ridisegnerà la Firenze dei prossimi anni anche grazie a una pioggia d'investimenti che non si vedono da un secolo si è ricordato, davanti ai microfoni dei giornalisti, di essere anche sindaco metropolitano marcando la volontà in questi 15 ultimi mesi di governo di spingere sull'accelleratore anche in direzione della città metropolitana 

Cosa voglia dire di preciso ancora non è chiaro ma la sensazione (maligna) è che ci sia la volontà di annusare il clima della provincia all'ipotesi scudo verde e blocco veicoli in città.
Di ieri la notizia del protocollo firmato con la Regione Toscana per bloccare al momento la data del 24 aprile per lo stop in ingresso a Firenze dei veicoli diesel euro 5 e ridisegnare un cronoprogramma graduale di introduzione di eventuali nuove limitazioni alle auto termiche.
 

Il primo passo verso quello "scudo verde" annunciato nel 2019 dall'ex Assessora Del Re e che tramite 81 porte telecamere fungerà da autentica cintura antismog per la città. Telecamere pronte a immortalare chi varcherà i confini comunali senza pagare un apposito pedaggio che si dice dovrebbe essere di 3 euro.
Ma l'assessore Giorgetti ha assicurato nel consiglio comunale di Firenze che "non ci sarà la pollution charge, ovvero il sistema che pagando si può entrare in città indipendentemente da quanto inquiniamo. I mezzi più inquinanti saranno fermati, perché solo così si può davvero ridurre davvero l’inquinamento”. 

E' vero che lo "scudo verde" dovrebbe entrare in vigore con progressione nel 2024. Prima per i mezzi pesanti e i bus turistici e poi progressivamente in linea con i lavori della tramvia.
Nardella ha provato più volte a tranquillizzare quel milione e passa di pendolari che gravitano su Firenze anche con i dati degli effetti dello smog sulla salute emessi dal Ministero della Salute ma la patata bollente c'è ed è grossa fra le mani.
Anche perché come ha sottolineato il consigliere Draghi in Consiglio Comunale solo alcuni comuni contermini saranno serviti dalla tramvia e cosa succederà per gli altri? Specie quelii collinari dove la tramvia non arriverà mai?

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