Un atto simbolico, quello intrapreso da alcuni attivisti della rete "Firenze per la Palestina" nella giornata di ieri, Domenica 3 novembre. Sembrava un pomeriggio tranquillo, come tanti altri, all'interno della celebre Galleria dell'Accademia uno dei musei di eccellenza nella città del giglio che ospita tanti capolavori di eccezione della scultura rinascimentale e non solo, tra le quali il famoso David di Michelangelo.
Proprio questa statua, vera e propria icona del Rinascimento, è stata all'improvviso circondata da bandiere palestinesi e da uno striscione con su scritto: "End now Israeli occupation, apartheid, genocide", ossia 'Finisca adesso l'occupazione, l'apartheid e il genocidio di Israele'. Successivamente sono comparsi gli attivisti dell'associazione, i quali sono rimasti in piedi davanti alla statua in un silenzio di protesta che è durato per diversi minuti, davanti alla statua, in mezzo alla sorpresa dei visitatori.
Dopo uno stupore iniziale, sembra essersi levato un applauso in direzione di questo flashmob di protesta silenziosa. Il motivo per cui gli attivisti filopalestinesi hanno scelto di prendere posizione contro i bombardamenti israeliani su Gaza proprio di fronte al David, è da ricercarsi nel significato che la vicenda dell'eroe biblico incarna. Ossia la resistenza dei più deboli contro i più forti, in questo caso dei civili palestinesi contro l'esercito israeliano.