OK!Firenze

Dipendenza affettiva e relazioni disfunzionali. Il parere della Dott.ssa Barbara Calcinai

Spesso si tratta di genitori problematici, a loro volta dipendenti, magari da sostanze stupefacenti (alcolisti, tossicodipendenti ecc.)...

  • 138
Immagine di repertorio - dipendenza affettiva e relazioni disfunzionali Immagine di repertorio - dipendenza affettiva e relazioni disfunzionali © N. c.
Font +:
Stampa Commenta

La dipendenza affettiva, anche chiamata love addiction, rintraccia le sue origini in un periodo molto lontano nel tempo, nell’infanzia; spesso si instaura, infatti, quando l’individuo fin da piccolo, per ottenere considerazione ed attenzione da parte di uno o di entrambi genitori, è costretto a rinunciare a una parte di sé, dei propri bisogni e dei propri desideri. Ciò che avviene in questi casi è che il bambino tenta di mettere in atto una strategia salvifica nei confronti dell’adulto significativo (“io riuscirò a salvarti”), per ripristinare un equilibrio affettivo che è venuto a mancare.

Spesso si tratta di genitori problematici, a loro volta dipendenti, magari da sostanze stupefacenti (alcolisti, tossicodipendenti ecc.), il cui comportamento porta il bambino ad “adultizzarsi” precocemente, per prendersi cura di loro. il tipo di attaccamento ai caregiver principali che il dipendente affettivo sviluppa è, dunque, di tipo insicuro / ambivalente. Fin dall’inizio, uno o entrambi i genitori non sono stati vissuti dal piccolo come base sicura per esplorare in sicurezza l’ambiente, il mondo e le relazioni e a cui poter tornare per protezione e calore.

I caregiver, tesi a occuparsi principalmente dei propri problemi, sono stati presenti ma affettivamente incostanti, provocando nel bambino insicurezza, a cui cerca di supplire assumendo su di sé responsabilità che non gli spetterebbero. L’amore dei genitori diventa, allora, una “sfida” da vincere, pena l’amplificarsi del terrore abbandonico: la lontananza emotiva della figura di attaccamento ha causato, infatti, precocemente angoscia e paura dell’abbandono. Il dipendente affettivo teme più di tutto la separazione, quindi, di cui non riesce a tollerare neppure il pensiero senza provare una fortissima angoscia che non riesce a gestire.

Le relazioni affettive che il bambino divenuto adulto sperimenterà saranno ricalcate sul modello disfunzionale che si è venuto creando nell’infanzia, attivando nuovamente quella modalità salvifica di amare (“io riuscirò a salvarti”) nei confronti di un partner emotivamente freddo, distante o francamente respingente, da inseguire per raccogliere briciole di affetto.

I possibili partner affettivamente disponibili vengono etichettati come “noiosi” dal dipendente affettivo, che ricerca proprio la sfida, l’inseguimento di un partner sfuggente, spesso evitante. Si annida anche una forma di narcisismo nei dipendenti affettivi, che sentono di avere un certo potere e un certo tipo di controllo sulle relazioni, perché molto competenti nella lettura delle emozioni dell’altro (Gritti, 2018), quindi in grado di “amare” in maniera più intensa.

La dipendenza affettiva cerca di compensare un vuoto interiore che in realtà non può che approfondirsi sempre più rimanendo nella dinamica dipendente – evitante, perché ciò che manca realmente al dipendente affettivo è sapersi prendere cura di sé in autonomia, imparare ad auto-regolare le proprie emozioni e prima ancora a “leggerle” e a mentalizzarle (Gritti, 2018).

Uscire dalla dipendenza affettiva è possibile, se la spinta al cambiamento è presente, ma farlo da soli può essere un’altra sfida destinata al fallimento; è, pertanto, opportuno affidarsi a un professionista formato nell’ambito delle relazioni affettive e della terapia di coppia. Anche gli interventi di gruppo possono risultare molto efficaci nel trattamento delle relazioni disfunzionali. A tal proposito, segnaliamo che Lo Schicco di Grano APS organizza gruppi dedicati alla dipendenza affettiva e alle relazioni disfunzionali. Per informazioni, basta inviare una mail a: [email protected].

Riferimenti bibliografici:

Calcinai, B. & Savelli, L. (2024), Quando l’amore non basta. Le relazioni tra danno e cura. Roma: Alpes Italia.

Gritti, M.C.,Dipendiamo. Un trattamento sistemico di gruppo per la cura della dipendenza affettiva, in «La società degli individui. Quadrimestrale di filosofia e teoria sociale», n. 61, 2018/1, Milano: FrancoAngeli.

Articolo a cura della Dott.ssa Barbara Calcinai, Psicologa – Psicoterapeuta

Lascia un commento
stai rispondendo a