Ditta interdetta (o forse no?). Si cercano conferme per il futuro della mensa a Barberino © n.c.
I prossimi mesi saranno decisivi per capire se la vicenda che ha coinvolto la ditta 'Ristorart' di Prato (che gestisce la mensa scolastica a Barberino) avrà o meno ripercussioni sul servizio erogato nel paese mugellano. Si tratta di un 'provvedimento interdittivo' emesso dalla Prefettura di Prato perché, si legge sulla Nazione di oggi (martedì 31 luglio) esisterebbe il pericolo di infiltrazione mafiosa. Il riferimento è legato a un'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, sulla gestione del Centro Accoglienza Migranti di Isola Capo Rizzuto. E c'è l'ipotesi, si legge sul giornale, che Ristorart potrebbe essere stata usata come schermo sociale per occultare gli affari di un clan di 'ndrangheta (per un lavoro ottenuto dalla società pratese e poi ceduto in subappalto). C'è da capire ora (visto che gli stessi inquirenti avrebbero sottolineato il non coinvolgimento della Ristorart negli affari illeciti) se vi saranno delle ripercussioni anche a Barberino, visto che comunque il provvedimento interdittivo c'è e rimane. Da parte del Comune, intanto, si sottolinea la qualità del servizio erogato fino ad ora, e si garantisce che saranno comunque prese informazioni presso il Comune di Pistoia (che si serve dalla stessa ditta) e in Prefettura.


