Udine, 13 giugno 2018. In una calda mattina in uno studio notarile del centro si recano per redigere l'atto di compravendita di una casa che avevano in comune la 64enne stimata sommelier e Donna del Vino Donatella Briosi e il suo ex marito.
All'improvviso nel corso della seduta l'uomo estrae dalla tasca una pistola e spara due colpi, togliendo la vita alla ex moglie, poi si suicida dinanzi ai presenti nell'ufficio utilizzando la medesima arma da fuoco contro sé stesso.
Marsala, 7 settembre 2023. E' un tardo pomeriggio di fine estate quando Marisa Leo, 39 anni Donna del Vino e manager dell'azienda vinicola Cantine Colomba Bianca nel corso dell'ultimo appuntamento trappola con l'ex marito nelle campagne fra Marsala e Mazara del Vallo viene da lui uccisa a colpi di fucile, l'uomo poi si suicida.
Sono due vittime di femminicidio e solo negli ultimi due giorno al tragico elenco di questa mattanza si sono aggiunte Maria Battista Ferreira a Fornaci di Barga (Lucca) e Sara Burattin a Bovolenta (Padova).
Un elenco drammatico che si allunga di giorno in giorno a cui pare non riuscire a porre rimedio nemmeno l'inasprimento della legge voluta dalla Ministra delle Pari Opportunità e della famiglia Eugenia Roccella.
Donatella e Marisa erano, come chi vi scrive, orgogliosamente due "Donne del Vino" ovvero due appartenenti a questa associazione nazionale che riunisce donne che, a vario titolo (produttrici, sommelier, enotecarie, ristoratrici, giornaliste, etc,,,) appartengono a questo mondo.
Un'associazione fatta di donne che davanti alle tragedie, dopo essersi asciugate le lacrime, si sono rimboccate le maniche per agire concretamente,
Capitanate da Donatella Cinelli Colombini attuale delegata della Toscana e past President nazionale hanno dato vita a molti progetti per la parità di genere e di lotta contro i femminicidi di cui, quello presentato oggi in Regione Toscana alla presenza della vicepresidente e assessore all'agricoltura Stefania Saccardi (anche lei membro dell'associazione in rosa) e solo l'ultimo in ordine di tempo.
Sono oltre quattro quintali ii tappi di sughero, pari a circa 70mila turaccioli frutto della donazione e pari a 10.000 euro che le Donne del Vino della Toscana hanno consegnato oggi all’Associazione Donne Insieme Valdelsa a sostegno delle donne vittime di violenza.
La cerimonia è avvenuta in Palazzo Strozzi Sacrati alla presenza anche dell’assessora a lavoro, istruzione e politiche di genere Alessandra Nardini.
La donazione conclude il progetto "Etico" organizzato da Amorim Cork Italia. “Si tratta di un progetto di economia circolare che trasforma il sughero usato in oggetti di arredo di design e permette di finanziare i centri antiviolenza”, ha spiegato Carlos Veloso dos Santos amministratore delegato di Amorim Cork Italia.
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“Questa iniziativa – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi – ci consente di dare un contributo importante a un centro antiviolenza, realtà che rivestono un ruolo centrale nel processo di emancipazione delle donne vittime di violenza domestica. Unendo alcuni partner, tra i quali le Donne del Vino, di cui ho l’onore di far parte, questo progetto rappresenta una bellissima idea che mette insieme l’economia circolare e un aiuto concreto contro la violenza alle donne che oggi è forse una delle piaghe principali, se non la principale, delle nostre comunità.
Le notizie di femminicidi sono pressoché quotidiane ma guai ad abituarsi. Vogliamo e dobbiamo dare invece un contributo costante perché su questo fronte cresca la cultura del rispetto e sia creato un contesto culturale attento alle differenze nella famiglia, nella scuola, nella società, nel lavoro perché questa spirale di violenza sia interrotta. Ancora una volta le Donne del vino si è dimostrata un’associazione intelligente, sensibile e attenta a quello che accade intorno a noi”.
“La Toscana è conosciuta in tutto il mondo per i propri prodotti enogastronomici – ha detto l’assessora Alessandra Nardini - siamo un’eccellenza, ma siamo anche una terra che dimostra ogni giorno la propria sensibilità e di meritare quell’appellativo con cui spesso viene definita: 'terra di diritti' e, aggiungo, 'di parita' e libertà delle donne'. I numeri che ogni anno l’osservatorio sociale regionale ci presenta sono impietosi, anche in Toscana si sono registrati 132 femminicidi dal 2026 al 2022, numeri che ci raccontano che la scia della violenza è lunga e ancora non siamo riusciti a interromperla. Dobbiamo lavorare su due filoni paralleli: investire sul sostegno alle reti antiviolenza attive nel nostro territorio regionale, di cui i centri antiviolenza sono il fulcro, e lavorare tantissimo sulla prevenzione, a partire dalla scuole, per destrutturare stereotipi e ruoli di genere.
Ringrazio sinceramente le Donne del Vino, per questa iniziativa davvero preziosa perché capace di coinvolgere nel contrasto della violenza contro le donne la società toscana attraverso uno dei prodotti simbolo della nostra regione, con il messaggio che la violenza contro le donne non è un problema delle donne, ma è un problema della società tutta”.
“Le Donne del Vino hanno – ha detto Donatella Cinelli Colombini delegata toscana dell’associazione Donne del Vino - aderito a livello nazionale al progetto Etico che riguarda la raccolta di tappi usati che vengono trasformati in arredi, andando così a finanziare i centri antiviolenza.
Un’operazione di economia circolare - in questo caso riguarda il sughero - e un’azione di sostegno che in Toscana ha premiato il centro Donne Insieme Valdelsa. Un’azione importante perché innanzitutto è indispensabile capire che ciò che si butta può essere riusato – un tempo spesso i tappi venivano buttati nell’indifferenziata e invece sono un prodotto naturale quindi recuperabili in questo caso trasformandoli in arredi di design - E poi importante perché di sostegno a un tema al quale, soprattutto dopo che due nostre socie sono state vittime di femminicidio, siamo particolarmente sensibili”
Partecipano al progetto Etico le Donne del vino di tutta Italia ma "poche regioni hanno profuso la stessa energia di quelle toscane” precisa la coordinatrice nazionale Cristiana Cirielli.
Per questo, Donatella Cinelli Colombini ha presentato Alessio Piccardi di Fieramente SRL – Mail Boxes ETC che ha trasportato gratuitamente i sugheri fino al centro di raccolta e le 19 Donne del Vino Toscane che hanno concretamente raccolto i tappi: oltre a lei stessa: Beatrice Contini Bonacossi della Tenuta di Capezzana, Lia Francois del Castello di Querceto, Elisabetta Geppetti de Le Pupille, Laura Carrera dell'azienda Ludus, Annalisa Rossi di Terradonna, Letizia Cesani dell'azienda omonima, Tatiana Kuznetsova di Poggio del Moro, Clara Monaci di Corte dei Venti, Linda Franceschi di Podere Conca Bolgheri, Cristina Tecce di Tenuta Argentiera, Paola e Vittoria Matta del Castello di Vicchiomaggio, Lucrezia Fisher della Fattoria Pagnana, Carlotta Gori del Consorzio Chianti Classico, Albiera Antinori di Marchesi Antinori, Maria Katharina Rauchenberger per Ruffino, Emanuela Stucchi Prinetti di Badia a Coltibuono, Maria Giulia Frova della Tenuta del Corno, Antonella D’Isanto per I Balzini, Marta da Ponte a Quarto, Antonella Scornajenghi di Colli del Vento.
Altri apporti utili sono venuti da Federica Cecchi che ha curato la grafica, Marzia Morganti per l’ufficio stampa e da Barbara Amoroso che ha analizzato la rete toscana dei Centri Antiviolenza.
Al ricavato dalla raccolta dei tappi usati sono stati aggiunte risorse da parte della delegazione toscana delle Donne del Vino e da Amorim Cork Italia per un importo complessivo di 2.290 euro. Questa somma confluisce nel crowdfunding del progetto “Insieme fuori dalla violenza” di Donne Insieme Valdelsa, associazione nata nel 2007 e impegnata a contrastare la violenza di genere, sostenuta per questa raccolta fondi dalla Fondazione Il Cuore si scioglie.
“Grazie all’unione delle forze e al sostegno delle sezioni soci Coop di Poggibonsi, Colle di Val d’Elsa e San Gimignano sarà possibile realizzare molte azioni finalizzate alla protezione e uscita dalla violenza per che è in una situazione a rischio ma anche le azioni di prevenzione come i punti di ascolto perché il numero di donne che chiedono aiuto è in crescita” ha spiegato Caterina Suchan, presidente di Donne Insieme Valdelsa ringraziando per la sensibilità e l’unione di forze che porta a un vero “effetto moltiplicatore” consentendo di accrescere fondi e azioni finalizzate a “parlare delle donne da vive e non da morte. Ma i percorsi di uscita dalla violenza sono lunghi e complessi e richiedono una pluralità di interventi, non solo di carattere psicologico e legale, ma anche di natura più sociale, con azioni di sostegno alla ricerca di occupazione e di abitazione, oltre che di altri strumenti di autonomia”.