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E' bufera dopo la bestemmia social del consigliere Zolesi

Dimissioni subito per Fratelli d'Italia. Silenzio delle istituzioni e difesa d'ufficio di Bundu e Palagi.

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E' bufera nella politica fiorentina ma anche nelle discussioni da bar per la bestemmia via social del capogruppo di Sinistra Progetto Comune al Quartiere 4 di Firenze, Filippo Zolesi che in un suo post commentava il nuovo nome del Ministero dell'Istruzione lasciandosi andare in un post molto tranchant.
Bestemmie pubbliche nell'occhio del ciclone anche nei reality da tv dove è immediata l'espulsione del concorrente. Cosa avviene invece nella politica fiorentina?
Le istituzioni tacciono dal Sindaco Dario Nardella al Presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni ma non lo fanno alcune forze politiche.

"Zolesi deve immediatamente dimettersi dal Consiglio di Quartiere dopo la 'brillante idea' di commentare sul suo profilo Facebook il nuovo nome del Ministero dell’istruzione con una volgare e squallida bestemmia.
Se Zolesi si interroga sul motivo per il quale abbiamo voluto inserire la parola 'merito' nel nome del dicastero, è proprio per evitare che personaggi come lui finiscano ad insegnare a dei giovani. Uno che si lascia andare a certi commenti, infatti, di meriti ne ha ben pochi".

Così si esprimono gli esponenti regionali e comunali di Fratelli d'Italia, a partire dai capogruppo in Regione e in Palazzo Vecchio Franceso Torselli ed Alessandro Draghi.

"Il capogruppo di Sinistra Progetto Comune è evidentemente indegno di sedere in un organo rappresentativo della città di Firenze. Quella del consigliere Zolesi non è politica, le sue sono solo affermazioni volgari e offensive - proseguono gli esponenti di Fratelli d'Italia -. Il nostro gruppo ha chiesto nella Quinta Commissione del Consiglio regionale di fare un atto per sospendere il professor Zolesi dall’incarico.
Chiediamo inoltre al presidente dell’istituto in cui insegna se ritiene se sia ancora degno di insegnare ai nostri ragazzi. Ludovico Arte (il preside della scuola dove insegna Zolesi, ndr) si è immediatamente prodigato a prendere le distanze dalla presunta 'scuola del merito', ci auguriamo che prenda quanto prima le distanze e provvedimenti nei confronti del suo professore bestemmiatore”.


“Filippo Zolesi, professore e consigliere di Quartiere 4 si è permesso sui social di bestemmiare per dare un senso ad un concetto che voleva esprimere sul Ministero dell'Istruzione e del Merito. Si vergogni! Da un professore ci aspettiamo che per prima cosa sappia insegnare il meglio ai suoi alunni, che sia esso il primo esempio dentro e fuori dall'aula. Ecco, il consigliere Zolesi farebbe bene a riflettere sul ruolo che ricopre sia a livello lavorativo che istituzionale. A nessuno può essere mai concesso di scrivere determinate cose su un social così popolare. Significa non aver capito quale sia la prima missione di ogni professore, accompagnare nella crescita ogni studente fino alla maturità”.

“Riguardo poi alla sua contestazione rivolta alla nuova dizione del Ministero dell'Istruzione e del Merito si rilegga la Costituzione che tante volte in passato i suoi compagni di partito hanno sventolato in modo inopportuno per arringare certe folle. Legga bene l'articolo 34 della Carta  che recita con chiarezza “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. I meritevoli, caro Zolesi, lo avevano già  ben capito molti anni fa i nostri padri Costituenti, vanno sostenuti, Lei Zolesi quando lo comprenderà?”.

“Per quanto detto, presenteremo al prossimo Consiglio comunale una mozione per chiedere ufficialmente all'Amministrazione di esprimersi in merito ad un fatto che ha creato sdegno e scandalo in città. Abbiamo infatti in queste ore raccolto molte polemiche dalle associazioni dei genitori e dai parroci fiorentini, che sono rimasti basiti dal fatto che un docente nonché rappresentante delle istituzioni si esprima in queste forme”. Così il capogruppo in Palazzo Vecchio ed al Quartiere 4 della Lega, Federico Bussolin e Davide Bisconti

Anche Italia Liberale e Popolare Toscana si dice sconcertata da quanto emerso.
"E’ avvilente il livello raggiunto – commenta Kishore Bombaci, Coordinatore Regionale di Italia Lib Popda certi personaggi. Non solo è consigliere di quartiere ma è anche un professore e ci si chieda come possa essersi lasciato andare a simili esternazioni.
Ci vuole rispetto per le Istituzioni che si rappresentano, ma se scandalosa è l’esternazione ancor più imbarazzante la presunta motivazione.
Evidentemente
– continua Bombaci – per la sinistra la parola “merito” proprio non s’ha da dire né tantomeno si può puntare su una scuola di qualità. Forse sono ancora rimasti all’epoca del 6 politico che tanto danno ha fatto all’istruzione e ai nostri studenti.

Al contrario, noi di Lib Pop crediamo nella giusta valorizzazione del merito. L’uguaglianza è criterio fondamentale per misurare le condizioni di partenza e lo Stato e le Istituzioni debbono fare tutto il possibile e il necessario per garantire tale condizione. Ma altrettanto chiaro deve essere che chi è più bravo deve essere opportunamente valorizzato e, se svantaggiato economicamente, aiutato.
Tutto questo nel solco della nostra Costituzione che all’art. 34 parla espressamente di tutela e sostegno del merito.
Il livellamento verso il basso è una caratteristica tipica dell’egualitirismo di sinistra annacqua le differenze in un unico calderone
– prosegue Bombaci – e si allontana quanto più possibile da una società meritocratica che invece ha il compito di valorizzare i talenti di ciascuno.
In fondo, quello che sta dietro l’uscita infelice di Zolesi è ancor più grave della bestemmia in sé e per sé, perché rappresenta una visione distorta e ingannevole dell’eguaglianza tipica di certa sinistra e che purtroppo ha prevalso per decenni.

Sotto la parola “inclusione” – sacrosanta – si è celata invece l’intenzione di rendere tutti uguali nella bassa qualità e ciò ha progressivamente demotivato e sminuito chi invece voleva emergere.
Crediamo inoltre
– afferma Bombaci – che il merito sia da perseguire non solo con riferimento alla qualità della nostra istruzione pubblica ma anche riguardo il corpo insegnanti, troppo spesso mortificato nel loro impegno da una normativa che appiattisce tutto verso il basso, trattando allo
stesso modo tutti, bravi e meno bravi.

Quindi, auspichiamo che si individuino dei criteri meritocratici oggettivi e chiari e che il Ministero sappia lavorare speditamente in questa direzione.
Debbo sottolineare
– conclude Bombaci – che purtroppo il gruppo Sinistra Progetto Comune invece di prendere le distanze dall’uscita di Zolesi, si è arrampicata su una improbabile difesa parlando di volontà censoria di chi ha chiesto giustamente le dimissioni del capogruppo in Quartiere.
Una difesa debole e benaltrista che sottovaluta l’importanza delle Istituzioni e i relativi ruoli che certamente non consentono un tipo di eloquio quale quello di Zolesi, tanto più pubblicamente.


Difesa d'ufficio e non potrebbe essere altrimenti da parte dei consiglieri comunali Dimijtri Palagi e Antonella Bundu (Spc).
"Fratelli d'Italia a livello regionale non trova di meglio da fare che passare il proprio tempo su Facebook, per poter puntare il dito sulla sinistra alternativa. Perché probabilmente vuole evitare la possibilità di avere una vera opposizione nel paese. Ecco quindi che se la prendono con un post del nostro consigliere del Quartiere 4 (è capogruppo perché è l'unico, basta conoscere il regolamento).
Ha bestemmiato. Quindi deve essere licenziato e uscire fuori dalle istituzioni. Hanno davvero avuto il coraggio di dirlo. Non solo: ne fanno una questione istituzionale. Così si useranno i soldi della cittadinanza per retribuire chi sta negli enti locali dietro a una vicenda simile.

Forse Fratelli d'Italia non sa che le persone non sanno come fare ad arrivare alla fine del mese e nemmeno conosce cosa vuol dire tutti i giorni stare nelle scuole, o provare a svolgere il proprio mandato senza avere alleati di potere (tipo il fondatore di Forza Italia).

Ieri al Quartiere 3 nessuno, tranne Sinistra Progetto Comune, ha votato la richiesta di dimissioni per il video di un consigliere che invitava a votare Lega per far sparire da Firenze ogni persona appartenente alla comunità rom. Ci pare che quel video sia un po' più grave dello scrivere una bestemmia su Facebook, per l'indignazione di aver visto istituire un ministero legato al merito.

Comunque Fratelli d'Italia ha sbagliato destinatari. Si rivolga a Facebook. È una piattaforma privata. Mark Zuckerberg avrà forse tempo da perdere per questa vicenda. Noi abbiamo da pensare ad altro.
Ultima nota: il nostro consigliere del Quartiere 4 si definisce simpatizzante della chiesa Pastafariana - sempre su Facebook. Si tratta di un movimento che potrebbe strappare un sorriso anche all'estrema destra, tra l'altro impegnato in una campagna per il superamento dell'improbabile legge italiana sulla blasfemia.
Chiedere licenziamenti e rimozioni da ruoli elettivi è il segno del concetto di democrazia secondo il nuovo governo?".

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