E' sulle note di "Cara terra mia" che la grande Ginevra di Marco ha aperto la serata inaugurale del Giotto Jazz Festival, accompagnata dall’Orchestra Multietnica di Arezzo diretta da Enrico Fink costituita da circa trentacinque musicisti provenienti da Albania, Argentina, Bangladesh, Colombia, Costa d’Avorio, Giappone, Libano, Palestina, Romania, Russia, Somalia, Svizzera e dalle più svariate regioni italiane.
L'ex voce dei CSI è difficile da definire. "Brava" è riduttivo, e la simpatia naturale che trasmette cantando ha stregato un pubblico giunto da tutto il Mugello e da Firenze.
Ginevra canta in italiano, in francese, in spagnolo ed in un altro paio di lingue ed in tutte è perfettamente a suo agio.
Sul palco affollatissimo si alternano ai microfoni i componenti dell'orchestra regalando alla sala stracolma momenti di pura emozione.
La Di Marco canta "Solo le pido a dios" di Mercedes Sosa la cantante simbolo dell'Argentina che non si arrendeva alla quale ha dedicato l' album, "La Rubia canta la Negra", uscito nel 2017.
Esegue "Amami ancora" resa celebre dalla Nannini e lo spettacolo continua tra gli applausi scroscianti e le esibizioni dei solisti dell'OMA affiancati anche da Francesco Magnelli e Andrea Salvadori, in un paio di performances che attingono al repertorio della musica popolare dei paesi d'origine dei componenti di un'orchestra dove, di dovunque siano, sono tutti di Arezzo.
Qualcuno dal pubblico chiede "Alfonsina y el mar" ma non è in scaletta, ma Ginevra chiude comunque con Mercedes Sosa interpretando "Todo cambia" con l'intero teatro che le fa il coro, e , credetemi si sarebbe commossa anche l'artista Argentina scomparsa qualche anno fa.
Nonostante la sala continui a chiedere bis il concerto finisce sotto la pioggia di applausi di un pubblico di tutte le età che ha potuto assistere a qualcosa che era più di un semplice concerto, era qualcosa di straordinario, quello che accade quando voci da tutto il mondo e suoni di strumenti inusuali si fondono con l'interpretazione di un'artista strepitosa creando un'eccezionale, bellissima alchimia.