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Ecco quali sono, secondo Dicomano che Verrà, le promesse non mantenute dalla Giunta

Aggiungono: “Molta propaganda ma pochi fatti”. E accusano il locale Pd di essere ‘solo nelle mani del sindaco’

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Laura Barlotti, Dicomano che Verrà Laura Barlotti, Dicomano che Verrà © Dicomano che verrà
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Accusano dalla lista di opposizione Dicomano che Verrà: Un Sindaco tuttofare, che continua a fare annunci, che si vanta in Consiglio Comunale dei Fondi PNRR ottenuti, (guardandosi bene di evidenziare che di quei 33 milioni, forse solo un terzo toccherà a Dicomano, dato che i progetti sono in compartecipazione con altri Enti) e dicendo solo un attimo dopo “sappiamo bene come funziona con questi fondi…e anche i controlli che vengono fatti non sono molti” , e un PD che invece continua a tacere a conferma di essere ancora saldamente nelle mani del primo cittadino, nonostante finisca i suoi mandati fra poco più di un anno.

“Adesso che con il PNRR fortunatamente sono disponibili molti fondi, sarebbe stato grave che anche Dicomano non ne avesse ottenuti!” dichiarano i consiglieri Laura Barlotti, Marcello Certini e Cristina Ticci. Tuttavia delle domande sorgono spontanee di fronte ai recenti annunci propagandistici di Passiatore.

Nella campagna elettorale del 2019 alcuni interventi e promesse del Sindaco e del PD sembravano cosa già fatta:

● PASSERELLA PEDONALE DEL PONTE IN CONTEA: nessuno ne ha saputo più niente, con buona pace di tutti gli abitanti di Contea e dei pedoni.

● DISTRETTO SOCIO SANITARIO: fu distribuito un volantino con tanto di disegno. Ancora non è dato sapere quando sarà pronto e se i soldi saranno sufficienti.  Possiamo solo dire che ad oggi i servizi sanitari sono peggiorati e il Cup è aperto solo un giorno a settimana.

● ASCENSORE DELLA PISTA CICLOPEDONALE IN PIANDRATI: ha funzionato solo il giorno dell’inaugurazione poi ha chiuso per ferie. Può darsi che riapra in campagna elettorale.

● SERVIZIO PORTA A PORTA: la TARI in campagna elettorale doveva diminuire, in una grande confusione di numeri e di dati, per tutti. Per il momento è SOLO AUMENTATA e l’aumento sarà ancora più significativo dopo la costituzione della Multiutility.

● COSTO SERVIZIO IDRICO: è aumentato per tutti e il bello deve ancora venire! Anche per l’acqua vale quanto appena detto. 

IL COMUNE DI DICOMANO HA SEMPRE VOTATO A FAVORE DI QUESTI AUMENTI!!! 

● DICOMANO RESTA DIVISA IN DUE: non si sono utilizzati i fondi delle Ferrovie per trovare una soluzione adeguata a risolvere il maggior problema di Dicomano che resta divisa in due, mentre i quartieri di Celle e Scaffaia pregano che non succeda niente di grave, visto che qualunque tipo di soccorso sarebbe inibito dalle  sbarre del passaggio a livello  abbassate, e con questa gestione dei  treni, degna nemmeno del Terzo Mondo, l’attesa potrebbe essere fatale.

● IL MUSEO ARCHEOLOGICO, anche questo ceduto ad una cooperativa, VERSA IN CONDIZIONI A DIR POCO TRISTI, a partire dall’insegna, eppure tante erano le promesse fatte.

● EDIFICI SCOLASTICI.  LA RISTRUTTURAZIONE ANTISISMICA, E’ STATA PORTATA A TERMINE E A QUALI COSTI? Di sicuro il capitolo aperto 18 anni fa non è ancora chiuso.

Adesso che il Sindaco fa nuovi ANNUNCI, ci domandiamo. Chi ha deciso le priorità dei vari interventi per Dicomano? Visto che si tratta di interventi importanti, è stato fatto un confronto con la cittadinanza o anche con il Consiglio, considerato che la loro realizzazione ricadrà anche sulla prossima amministrazione?

Con quale struttura si farà fronte a tutto ciò? Il personale in pensione non è stato sostituito o solo molto parzialmente, mentre si vocifera addirittura di trasferire qualcuno all’ Unione, come se fossimo di fronte ad un eccesso di organico.  

Tutto sembra fatto con molta superficialità.  Per esempio, ci domandiamo come si pensi di gestire e di fare fronte alle spese del nuovo teatro che sarà costruito agli ex Macelli?  Nessun business plan è stato presentato. Forse un intervento piu’ dimensionato non poteva essere piu’ adeguato? E l’erba sintetica per il secondo campo di calcio, che assorbirà diverse centinaia di migliaia di euro? Sono davvero queste le priorità per il nostro paese?

Anche questa volta né cittadini né altre forze politiche sono state coinvolte nelle scelte.

Intanto però nell’ultimo Consiglio Comunale il Sindaco ha annunciato un nuovo prelievo di 190.000 euro dal fondo che doveva servire a fare fronte alle maggiori rate di mutuo che ci saranno dal 2024 in poi. Infatti, non appena eletto Passiatore aveva provveduto a rinegoziare i mutui, allungandone la scadenza e alleggerendo le rate (per i suoi mandati) dal 2014 al 2024, rate che incrementeranno dal 2025 al 2034 e che complessivamente graveranno sulle tasche dei dicomanesi per circa 500.000 euro in piu’. “Quando mai si è vista una rinegoziazione che non arriva alla scadenza? Una rinegoziazione mirata a lasciare in difficoltà chiunque dovrà amministrare questo paese e che avrà come conseguenza o il taglio dei servizi o maggiori tasse a carico dei cittadini?”

Infine: i poveri alberi di Viale Vittorio Veneto non sono stati tagliati perché malati come aveva detto e scritto il Sindaco, ma perché disturbavano Publiacqua. A Dicomano oramai anche gli alberi sono cosa rara (se si fa eccezione di quella giungla confinante con il parco dell'Albereta) mentre il  paese è sempre più desolato.

L’unica cosa che pare chiara è che il Sindaco piu’ che al futuro di Dicomano (che lui sta ipotecando) pensi a promuovere sé stesso presso altri lidi, forte anche di un vuoto politico del PD locale che soffre di estrema debolezza, un PD ormai annichilito al punto di non essere più in grado di distinguere il suo ruolo politico, concentrandolo nelle mani di un sindaco che tra poco se ne andrà. Riteniamo che i tempi richiedano molta sobrietà e senso di responsabilità. In Toscana e a Dicomano i servizi hanno i costi tra i più alti di tutta la zona (mensa, cimitero, Tari ecc.). Niente viene più gestito direttamente dal Comune che ormai chiude le porte tutti i sabati. Tutto è stato ceduto al privato o a cooperative, che spesso non sembrano adeguatamente controllate. Il risultato è sotto gli occhi del mondo: i servizi per i cittadini sono minori, di peggiore qualità e più cari E ancora non è finita. 

Laura Barlotti 

Marcello Certini

Cristina Ticci 

 

 

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