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'Eclisse della democrazia'. Agnoletto a Scarperia

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'Eclisse della democrazia'. Agnoletto a Scarperia 'Eclisse della democrazia'. Agnoletto a Scarperia © n.c.
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A Scarperia rivivono i tempi e l'atmosfera del Genoa Social Forum e del G8 del 2001 con Vittorio Agnoletto e lo spetcolo 'L'eclisse della democrazia'. Dopo varie repliche in numerosi teatri italiani ed una recente rappresentazione a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo dove ha riscosso un successo fra i deputati di ogni schieramento, arriva in Mugello (venerdì 9 novembre presso la Sala Garibaldi di Scarperia) uno dei più toccanti testi di teatro civile degli ultimi anni: "L'eclisse della democrazia", con Vittorio Agnoletto. Lo spettacolo è la cronaca di un oscuramento, quello dei diritti e della democrazia, che siamo stati abituati per anni a considerare come conquiste definitivamente acquisite. La cronaca politica più recente mostra come i cittadini siano ridotti oramai a comparse, costrette ad accettare le decisioni di tecnocrati che nessuno ha eletto: scelte imposte da mercati, borse, banche e agenzie di rating nel totale disprezzo della sovranità popolare. Ma affinché questa cronaca sia esauriente è necessario iniziare la narrazione col G8 di Genova del 2001, ovvero con la storia della repressione del primo imponente movimento nato per contrastare la globalizzazione liberista. Inizio obbligato anche perché è in atto un tentativo di cancellare dalla memoria questo avvenimento riscrivendone la storia. Protagonista di questo racconto non poteva essere che Vittorio Agnoletto, nel 2001 portavoce del Genoa Social Forum, noto in tutto il mondo come esponente di spicco del movimento altermondialista. Medico impegnato, deputato europeo, portavoce di movimenti e diritti. Il testo di Agnoletto mette particolarmente in luce le grandi intiuizioni messe in luce undici anni fa dai partecipanti al G8 alternativo: il pericolo di una crisi economica mondiale dovuta alla speculazione finanziaria, la necessità di una tassa sui profitti di borsa ("tobin tax"), "Eclisse della democrazia" è uno spettacolo di teatro civile ed impegnato, che non vuole però ripiegare nello sconforto della tenebra, non vuole indulgere sul gelo senza la luce della ragione. Per quanto possa indurre alla depressione e incutere timore infatti, l’eclisse non è un evento senza ritorno. Al contrario,  c’é ancora la possibilità che l’avvenire venga rischiarato dal sole di una democrazia finalmente compiuta. Ciò  potrà verificarsi solo come prodotto di una reazione della società civile e quindi di ciascuno di noi. Lo spettacolo vuole quindi essere un momento di riflessione, coinvolgendo il pubblico in un atto di ottimismo, di speranza e di riscossa civile e democratica: senza la pretesa di fornire risposte precostituite, ma con l’ambizione e il sogno di catalizzare le energie di chi vuole riprendersi il proprio futuro. Assieme ai testi di Agnoletto, protagonista sul palco è la musica composta ed eseguita dal vivo da una piccola ensemlbe guidata da Marco Fusi, che con i suoi accenti melanconici e felici, i suoi echi etnici, gitani e jazzistici costituisce il completamento ideale di questa rappresentazione. Lo spettacolo ha inizio alle 21.15 ed è preceduto, a partire dalle 20, da una cena/buffet a base di piatti della tradizione, della sapienza e tipicità locale. Il ricavato serve a sostenere le spese dell'organizzazione dell'evento. Gli organizzatori raccomandano la prenotazione allo 055/4490614 od al 328/0005164

 

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