Affitti - Immagine di Repertorio © OkNews24
A Firenze la crisi abitativa colpisce fasce sempre più ampie della popolazione, con sfratti in crescita, canoni in aumento e redditi medi e bassi sempre più esposti alla vulnerabilità. Nel 2024 sono stati registrati 627 provvedimenti di sfratto, di cui oltre il 70% per morosità incolpevole, mentre i contratti di locazione 4+4 hanno registrato un incremento medio del 25% e quelli transitori oltre il 50%, a fronte di un calo del 31% dei contratti a canone concordato. La città si trova così a fronteggiare una polarizzazione del mercato immobiliare, dove l’offerta stabile diminuisce e prevalgono soluzioni brevi più redditizie per i proprietari, spesso legate al turismo.
L’analisi dei dati ISEE relativi al periodo 2021-2025 evidenzia una lenta trasformazione della struttura sociale: la fascia di reddito intermedia, fino a pochi anni fa marginale, diventa progressivamente prevalente, accentuando la necessità di strumenti di tutela abitativa non solo per le fasce più fragili, ma anche per una platea media ormai centrale. Firenze emerge così come un laboratorio emblematico delle tensioni abitative italiane, caratterizzate da precarietà contrattuale, aumento dei canoni e riduzione degli strumenti di calmieramento.
Per affrontare questa emergenza, l’Alleanza per l’Abitare – un fronte comune di sindacati, associazioni, cooperative e enti del terzo settore – ha elaborato un pacchetto di dieci proposte concrete. Tra le misure principali vi sono il riconoscimento della casa come diritto universale, il potenziamento dell’edilizia residenziale pubblica, la regolamentazione degli affitti brevi turistici, la promozione degli affitti a canone concordato, la costituzione di un Osservatorio regionale sull’abitare e la creazione di un’Agenzia Sociale per la Casa. L’Alleanza sottolinea come sia indispensabile un approccio strutturale, partecipativo e di lungo periodo per garantire equità sociale, rigenerazione urbana e sostenibilità, prevenendo l’ulteriore erosione del tessuto comunitario.
Il fronte comune invita la politica regionale e locale a porre la questione abitativa al centro dell’agenda, contrastando la speculazione e promuovendo soluzioni concrete che restituiscano alla casa la funzione di diritto primario, elemento essenziale per una città inclusiva, viva e solidale.


