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Presentato esposto su Airbnb: "Firenze muore di Turismo Selvaggio e Speculazione"

Il Comitato Salviamo Firenze X Viverci denuncia pratiche di self check-in e carenze di sicurezza promosse dalla piattaforma di affitti brevi

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Sfilza di keybox in un solo condominio Sfilza di keybox in un solo condominio © Ok!News24
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Il Comitato Salviamo Firenze X Viverci, con il patrocinio dell’avvocato Urbano Rosa, ha presentato un esposto alla Procura di Firenze per denunciare alcune gravi pratiche promosse dal portale internazionale Airbnb. L'esposto punta il dito contro la promozione di self check-in e la possibilità di prenotare appartamenti privi di standard di sicurezza, come dispositivi antincendio e rilevatori di monossido di carbonio.

I punti dell’esposto
Secondo quanto riportato dal Comitato, il portale Airbnb offre ai clienti diverse opzioni che, per i promotori dell’iniziativa, contrasterebbero con le normative italiane:

  • Self check-in: la piattaforma incentiva l’utilizzo del sistema self check-in tramite key-box o tastiere, sia per gli ospiti che per i locatori, ignorando il divieto imposto dal Comune di Firenze.
  • Standard di sicurezza opzionali: tra i filtri di ricerca è possibile scegliere appartamenti con caratteristiche di sicurezza come allarmi antincendio o rilevatori di monossido di carbonio. Tali dispositivi, però, risultano presentati come facoltativi, con solo un alloggio su quattro che ne dichiara la presenza.

Massimo Torelli, portavoce del Comitato, ha sottolineato: "I fatti che rileviamo sono di straordinaria evidenza. AirBnb sembra ignorare le normative italiane, dal divieto del self check-in agli obblighi di sicurezza entrati in vigore il 1° gennaio 2025. Questo esposto dimostra la dimensione nazionale e internazionale della nostra lotta."

Francesco Torrigiani, altro rappresentante del Comitato, ha aggiunto: "Le caratteristiche di sicurezza non possono essere opzionali. Solo pochi giorni fa, una famiglia ha perso la vita a Ponte a Ema per il monossido di carbonio. Questo non deve più accadere."

Il Comitato ha anche citato la recente delibera della Giunta Comunale di Firenze che vieta il self check-in tramite key-box o tastiere. "Speriamo che l’amministrazione si esprima in modo chiaro su questo tema," ha concluso Torelli, con un appello all'assessore Vicini a scusarsi per dichiarazioni ritenute inopportune.

La diffusione degli affitti brevi, facilitata da portali come Airbnb e Booking, è da anni oggetto di critiche per l’impatto su città come Firenze. "Il turismo selvaggio e la speculazione stanno uccidendo il tessuto sociale della città," ribadisce il Comitato. L’esposto presentato, corredato da documentazione e slide esemplificative, vuole essere un ulteriore passo verso una regolamentazione più stringente per proteggere i cittadini e preservare la vivibilità del centro storico.

La questione è ora nelle mani della Procura, mentre il Comitato rinnova il suo impegno per combattere l’erosione del tessuto sociale della città e difendere il diritto dei fiorentini a vivere nel proprio territorio.

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