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Quando Fabrizio Frizzi salvò una bimba con la donazione di midollo. Arriva a Firenze il film

Un film ricco di emozione in visione gratuita a Firenze grazie alla Regione Toscana al Cinema della Compagnia il viaggio degli angeli dei trapianti.

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La locandina del film La locandina del film © Nopc
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Finalmente sbarca a Firenze, sabato nella prestigiosa sede del Teatro della Compagnia di via Cavour grazie alla Regione Toscana e sarà per tutti in visione gratuita l'emozionante film che racconta una storia speciale e che vede fra i protagonisti anche un fiorentino davvero speciale.

L'appuntamento da non perdere è per sabato 2 marzo alle 15,30 quando la Presidente della Commissione Cultura della Regione Toscana Cristina Giachi introdurrà l'evento che si prefigge anche di far conoscere a tutti il complesso e poco noto mondo della donazione delle cellule staminali salvavita.

Fra i protagonisti, e ne sono particolarmente orgogliosa e poi vi spiego il perché, è Massimo Pieraccini che vive a Firenze e chiama “il dono” quel piccolo e particolare frigo portatile con cui ogni giorno, senza enfasi e nel silenzio della quotidianità, insieme al suo gruppo di circa cento volontari gira il mondo per portare al malato che le attende le cellule salvavita collegando il punto A dove c'è il donatore con il punto B dove c'è il malato. 
E questi due punti sono spesso separati da continenti, oceani e ore di viaggio.

Girare per il mondo, e anche chi lo fa solo per turismo lo sa bene, è dover affrontare i problemi della burocrazia, delle attese, i minuti contati nella solitudine degli aeroporti, fra coincidenze da prendere sul filo di lana, scioperi maltempo e quant'altro....
Se poi ci mettete che loro viaggiano con qualcosa di speciale che ha una sua procedura speciale ai controlli di sicurezza fra firme, nulla osta, lettere degli ospedali e dei ministeri perché in quella scatola c'è una Vita forse potete provare solo ad immaginare la grandezza del gesto che compiono in ogni loro viaggio che chiamano, non a caso "missione".

Massimo diventa uno dei protagonisti di questo straordinario film dal titolo "Valeria un dono del Cielo", una bella storia a lieto fine, che vede coinvolto il “dono”, persone sconosciuti che scoprono di essere fratelli genetici, passando da momenti tristissimi come quando ascolti la sentenza che non ti dà speranza e poi la gioia, incontenibile, nel ricevere il dono.

La protagonista principale è la siciliana Valeria Favorito, una ragazza nata ad Erice che all’età di 11 anni si è ammalata di leucemia mieloide acuta, salvata grazie alla donazione del midollo osseo di un donatore anonimo come da leegge che però poi le è riuscita a conoscere: era l'amatissimo Fabrizio Frizzi.
Il papà Luciano ha fortemente voluto raccontare la vita di Valeria in questo docufilm per la regia di Enrico Pollari e non a caso, le riprese sono state fatte proprio tra Trapani - città originaria della famiglia Favorito - e Verona.

Massimo Pieraccini, fondatore e direttore del Nucleo Operativo di Protezione Civile - Logistica dei Trapianti, associazione nata a Firenze 30 anni fa che oggi conta un centinaio di volontari e quasi 12.000 missioni salvavita compiute nel film interpreta se stesso, ovvero un uomo la cui attività principale a livello mondiale è il trasporto del midollo osseo da utilizzare per trapianto salvavita per gli ammalati di leucemia.

Pieraccini - insignito dal Presidente Mattarella del titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana - commenta: “E’ stata una bella emozione rivedersi in un film, ma Enrico Pollari ha saputo guidarmi con la semplice sapienza dei grandi professionisti, io ho messo tutto il mio impegno e mi sembra che esca un bel messaggio di quanto sia importante la donazione di midollo osseo e cellule staminali".
Oggi anche Valeria si dedica insieme ad Admo (associazione donatori midollo osseo) alla ricerca di nuovi donatori e alla ricerca fondi da devolvere all’ospedale dove è stata curata per l’erogazione di borse di studio a giovani ricercatori.

L'emozionante storia di Valeria arriva in anteprima a Firenze. Il film ripercorre tutti gli accadimenti della sua vita: dai primi malesseri di Valeria, alle difficoltà a scuola, alla scoperta della malattia, all’ansia ed all’attesa del trapianto, alla notizia che c’era un donatore, fino al trapianto ed all’incontro con colui che le salvò la vita, il suo donatore, Fabrizio.
Un visione ampia ed emozionante sul percorso che si trova ad affrontare chi scopre di essere affetto da leucemia: sulle sue ansie, le sue paure, i suoi momenti di sconforto, ma anche la speranza, la forza di crederci e poi la rinascita. Un focus interessante è quello su come si cerca e si trova un donatore, su come quel prezioso carrico  arriva fin nella stanza di ospedale dove sarà fatto il trapianto.

Saranno presenti alla proiezione la protagonista Valeria Favorito, il regista Enrico Pollari, e buona parte del cast, tra cui il fiorentino Massimo Pieraccini; un film per emozionarsi ma anche per riflettere su cosa prova un ammalato, la sua famiglia ed i suoi amici quando scopre di dover combattere contro una malattia così spietata.

Un ringraziamento speciale anche da parte mia va alla Regione Toscana che ha concesso il patrocinio all’evento, ed alla Presidente della commissione cultura, Cristina Giachi e al mio Presidente Massimo Pieraccini (anch'io mi onoro di essere fra i cento volontari salvavita di questa associazione stimata in tutto il mondo).
L’appuntamento è alle 15.30 del prossimo 2 marzo a Firenze al cinema della compagnia in via Cavour, l’ingresso è libero.

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