La giunta regionale ha assegnato 377 mila euro di fondi statali alle azienda sanitarie: serviranno a sostenere il programma di autosufficienza nella produzione di medicinali emoderivati prodotti dal plasma raccolto con le donazioni, compresi interventi di miglioramento nell’organizzazione delle strutture che si occupano della raccolta e conservazione.
Il plasma è fondamentale per la produzione di farmaci salvavita come le immunoglobuline, l’albumina o i fattori della coagulazione, e l’aumento delle donazioni costituisce una garanzia di cura per tutti i pazienti.
In Toscana il 2023 è stato un anno di ripresa dopo la pandemia. Sono state infatti superate le 206 mila donazioni, quarantacinque ogni mille residenti solo per la produzione di globuli rossi e diciotto per il plasma: due obiettivi nazionali che la Regione è riuscita a raggiungere e, nel caso delle donazioni di sangue, a superare di cinque unità.
“Merito dei 116 mila donatori attivi – commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini - Nel 2024 le donazioni sono cresciute ancora del 10 per cento: anche per il plasma, dove le donazioni sono storicamente di meno. I numeri sono incoraggianti e voglio fare un appello specialmente ai più giovani: andate a donare. Se non ci avete ancora pensato, fatelo. E’ un gesto volontario e gratuito che può cambiare la vita non solo per chi riceve il sangue, ma anche per chi lo dona”.
La sfida in questo momento, infatti, è quella del passaggio di testimone tra generazioni: mancano all’appello nuovi donatori tra i diciotto e i quarantacinque anni. Per questo la Regione Toscana ricorda che la donazione di sangue è aperta a tutti i cittadini, italiani e stranieri. Occorre avere almeno diciotto anni e non più di settanta, buona salute, corretti stili di vita e un peso di almeno 50chili. La presenza di alcune patologie, di terapie in corso, viaggi recenti o interventi possono comportare l’esclusione permanente o la sospensione temporanea dalla donazione. Il sangue si può donare ad intervalli di tre mesi (ma non più di due volte l’anno per le donne in età fertile), mentre il plasma ogni quindici giorni.