OK!Firenze

Ferrovie, criticità linea Firenze - Arezzo: Figline e Incisa, Reggello e Rignano chiedono incontro a Trenitalia e RFI. Tutti i punti da affrontare

Una riunione fra i tre Comuni per individuare le principali criticità condivise dai pendolari della linea Firenze-Arezzo in attesa del confronto

  • 187
Treno - pendolari Treno - pendolari © Visualhunt
Font +:
Stampa Commenta

Si è svolto nella giornata di ieri - 6 dicembre- un incontro tra le assessore comunali ai Trasporti Elena Cencetti per Figline e Incisa Valdarno, Adele Bartolini per Reggello Silvia Meli per Rignano sull’Arno, utile a individuare le criticità condivise dai pendolari che vivono, studiano o lavorano nei tre comuni valdarnesi e che quindi utilizzano quotidianamente la linea ferroviaria Arezzo-Firenze. Tali criticità verranno poi messe sul tavolo dell’incontro che è stato richiesto dalle tre Amministrazioni all’assessore regionale Stefano Baccelli e ai referenti di Rfi e Trenitalia. Confronto che si terrà nei prossimi giorni e reso ancora più urgente dai gravi disagi delle ultime due settimane, tra scioperi e altri disagi tecnici che hanno provocato un’intensificazione dei ritardi e delle cancellazioni, esasperando ulteriormente i cittadini.

Non sono però solo ritardi e cancellazioni la causa delle lamentele dei pendolari, ma ci sono altre questioni che i tre Comuni porteranno all’attenzione di Rfi e Trenitalia. Basandosi proprio sulle segnalazioni dei viaggiatori, è emerso infatti un rilevante problema di comunicazione, ritenuta spesso inadeguata dagli utenti (ad esempio riguardo tempistiche dei ritardi, cancellazioni e soppressioni), probabilmente causata dalla mancanza di un piano d’azione e di protocolli comunicativi di supporto all’utenza definiti al manifestarsi delle varie criticità, mettendo in difficoltà lo stesso personale Rfi e Trenitalia. "Una situazione che genera spesso nei cittadini un forte stato d’ansia e stress con problematiche quindi legate anche alla salute mentale. Molti pendolari, infatti, incontrano ogni giorno notevoli difficoltà sul proprio lavoro e nel proprio percorso scolastico a causa dell’instabilità del servizio, che provoca una costante preoccupazione di ricevere richiami disciplinari, sospensioni o addirittura, in ambito professionale, il licenziamento.", spiegano le Amministrazioni.

Tra gli altri punti da mettere in risalto, inoltre, c’è la questione del decoro delle stazioni e quello riguardante l’accessibilità al serviziosoprattutto per i disabili che, nonostante l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’attivazione delle Sale blu per l’assistenza a persone con disabilità o ridotta mobilità, spesso trovano difficoltà ad accedere sui treni o ai binari. (Leggi il nostro articolo sull'ascensore fuoriuso alla stazione di Figline). Infine, verrà espressamente richiesto a Rfi e Trenitalia l’introduzione di tipologie intermedie di abbonamento ferroviario come abbonamenti trimestrali o della durata di 10 mesi (in particolare per gli studenti), oltre a quello mensile e annuale.

“I disagi delle ultime due settimane hanno confermato ancora una volta quanto la situazione sia insostenibilecommentano le assessore Cencetti, Meli e Bartolini –. La pazienza dei cittadini è al limite ed è arrivato il momento che gli enti superiori li ascoltino. Noi ci stiamo facendo carico e ci faremo portatrici delle criticità quotidiane e condivise che affliggono la vita dei nostri pendolari, nel corso del prossimo incontro con l’assessore Baccelli e i referenti Rfi e Trenitalia, nella speranza che sia l’occasione buona per portare avanti azioni veramente mirate a risolvere o almeno a limitare queste criticità. È nostro dovere incentivare la mobilità sostenibile e quindi i cittadini ad utilizzare il trasporto pubblico. Soprattutto è necessario considerando anche il momento storico, ma è anche necessario che i servizi siano all'altezza delle esigenze dei pendolari. Per questo motivo abbiamo ritenuto importante coinvolgere la Regione Toscana, affinché sia nostra alleata nel pretendere l'adeguatezza del servizio, così da restituire loro la giusta dignità”.

Lascia un commento
stai rispondendo a