Un filo di amicizia e passione per le due ruote unisce il Mugello a Firenze e Fiesole.
Le unì esattamente dieci anni fa quando l'artista mugellano Alberto Ballerini in occasione del mondiale di ciclismo a Firenze decise di regalare una sua opera da apporre sulle strade del mondiale in memoria del cugino e compianto ciclista e poi commissario tecnico della nazionale Franco Ballerini tragicamente scomparso tre annoi prima.
Un bellissimo altorilievo lavorato a scalpello usando la pietra serena di Firenzuola. Un blocco enorme di pietra serena che Alberto iniziò a sgrossare proprio in cava prima di portarla poi nel suo studio per terminare il lavoro.
Un opera che dal 2013 ogni ciclista fotografa mentre percorre la splendida e faticosa salita che unisce Firenze a Fiesole.
Le foto in posa dei fotoamatori davanti al monumento dedicato al Ballero spopolano sui social. Non c'è cicloamatore che non si si immortalato lì davanti: dalla Colombia al Giappone.
E forse proprio un fan in cerca di un cimelio unico due anni fa asportò la ruota in metallo della scultura in una calda notte d'estate.
Uno spregio che privò l'opera del suo fascino, un danno a cui porre rimedio prima possibile anche se, purtroppo, due anni dopo l'istallazione dell'opera anche Alberto Ballerini ci ha prematuramente lasciato.
Così è stato grazie a una storia d'amicizia e di passione che oggi la ruota è tornata al suo posto. Una storia d'amicizia transgeverazionale che ha unito l'ultranovantenne Emilio Terzani proprietario del terreno su cui è collocata l'opera, con l'artista, i suoi amici, l'artigiano che ha realizzato ieri e oggi la ruota, il nostro direttore Nadia Fondelli e il sindaco di Fiesole Anna Ravoni che gli ha riuniti tutti.
Una storia bella di cui vi racconteremo, ma oggi siamo solo felici di festeggiare il ritorno della opera alla sua originaria bellezza.