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Anche le escort sono in crisi. Il crollo solo in 10 province italiane, Firenze registra un +3%

Nella crisi che segue la pandemia entrano anche le professioniste del sesso on line. A dirlo sono i dati diffusi da Escort Advisor, il sito di recensioni di escort più visitato in Europa.

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Escort in crisi dopo la pandemia Escort in crisi dopo la pandemia © n.c.
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Se l'economia italiana sta lentamente ripartendo dopo il dramma del lock down e la conseguente crisi economica lo possiamo valutare anche da dati apparentemente "di colore" ma che servono ad inquadrare lo stato di salute del portafoglio degli italiani.

Anche le escort sono in crisi dicono i dati, ma soltanto in poche province italiane. A dirlo sono i dati diffusi da Escort Advisor, il sito di recensioni di escort più visitato in Europa con oltre 2 milioni e 300 mila utenti mensili solo in Italia, che ha monitorato gli annunci on line delle professioniste del sesso divisi per provincia su tutti gli spazi web del settore.

Complessivamente, secondo il sito, quasi in tutta Italia in controtendenza rispetto alla crisi generale, si registra un aumento del +7% di escort attive nelle due prime settimane di settembre sul territorio nazionale, rispetto al 2019. Inoltre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (1-13 settembre) sono il +79% in più le recensioni scritte.

Sono 10 le province che registrano un aumento di presenza di escort rispetto al periodo che va dall’1 al 13 settembre del 2019 con lo stesso del 2020 sono e fra queste Firenze con un +3%.
Le altre province sono: Gorizia (+92%), Trieste (+70%), Enna (+65%), Udine (+58%), Pordenone (+57%), Isernia (+51%), Verbano-Cusio-Ossola (+45%), Rieti (+42%), Agrigento, Alessandria, Belluno a pari merito (+39%), Nuoro (+38%). Inoltre, si hanno aumenti anche in quelle di: Roma (+1%), Torino (+15%), Napoli (8%), Bologna (+14%), Bari (+9%), Bolzano (+21%), Firenze (+3%).

In decrescita sono solo 7 province italiane e fra queste ben tre province lombarde dove, come ricordiamo il coronavirus ha inciso molto: Milano (-17%), Olbia-Tempio (-40%), Matera (-30%), Pescara (-21%), Sassari (-16%), Monza e Brianza (-5%) e Brescia (-4%).

Quindi sesso sì nonostante il distanziamento sociale e la pandemia.
Lo ricordiamo: la prostituzione – cioè lo scambio di servizi sessuali per denaro – in Italia è lecita, mentre è illegale ogni altra attività collaterale come il favoreggiamento, lo sfruttamento, l’organizzazione in luoghi chiusi come bordelli ed il controllo in generale da parti terze.

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