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Firenze, cavallo perde il controllo nel centro storico. LAV lancia appello al Sindaco Funaro

La replica della LAV: "Una pratica specista dove i cavalli sono ridotti a strumenti a servizi dell'uomo. La sindaca Funaro vieti questa pratica"

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Cavallo a Firenze Cavallo a Firenze © Photo credit: ::ErWin on VisualHunt
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Dopo l'episodio di ieri del cavallo che trainava una carrozza nel traffico cittadino di Firenze che all'improvviso si è imbizzarrito scatenando il panico tra i passanti e mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri (articolo qui).
Un episodio, tutt'altro che isolato, che riaccende il dibattito sull'uso etico delle carrozze trainate da cavalli nelle città moderne. Le carrozze rappresentano un anacronismo che non trova giustificazione né culturale né pratica nei contesti urbani attuali. Non solo sottopongono i cavalli a insostenibili stress fisici e psicologici, ma pongono anche gravi rischi per la sicurezza pubblica. I rumori intensi, il traffico incessante e l'imprevedibilità dell'ambiente urbano rendono queste attività estremamente pericolose.

Nadia Zurlo, responsabile dell'Area Equidi della Lega Anti Vivisezione (LAV), ha dichiarato: “L’utilizzo dei cavalli come mezzi di trasporto perpetua una visione specista, dove gli animali sono considerati strumenti al servizio dell’uomo. Questo è eticamente inaccettabile in una società che mira a un modello di convivenza rispettoso delle vite di tutti gli esseri senzienti.”

La LAV ha quindi lanciato un appello alla Sindaca di Firenze, Sara Funaro, affinché adotti provvedimenti coraggiosi per vietare l'uso delle carrozze trainate da cavalli. L'organizzazione suggerisce la conversione delle licenze per queste attività in opportunità lavorative che non prevedano lo sfruttamento animale. Inoltre, invita cittadini e turisti a rifiutare l'uso delle carrozze, optando per alternative etiche e rispettose.

Danilo Bacci, responsabile della sede LAV di Firenze, ha aggiunto: “Questo episodio dimostra l’incompatibilità tra il benessere animale e l’ambiente urbano. I cavalli, esseri senzienti capaci di provare paura e stress, non dovrebbero essere costretti a vivere in un contesto così ostile e pericoloso.” La LAV ha quindi esteso la richiesta anche alle istituzioni, ai sindaci e al Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, affinché si prendano misure definitive per abolire questa pratica ingiusta e pericolosa, fornendo al contempo nuove opportunità per chi oggi lavora nel settore.

L'incidente di ieri evidenzia la necessità di un cambiamento urgente. È tempo che le città moderne rinuncino a pratiche obsolete e dannose, adottando un approccio più rispettoso verso gli animali e garantendo al contempo la sicurezza pubblica. La speranza è che l'appello della LAV venga ascoltato e che Firenze possa diventare un esempio di progresso etico e civile anche in questo senso.

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