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Da San Godenzo al Sesto Chupito Bar: Simone Cavina. Storia tra musica e periferia

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Simone Cavina Simone Cavina © Peroncino
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Dalla borgata romana al Sesto Chupito Bar. Una strada percorsa in periferia, quella di Monkey MCXXIX, all'anagrafe Simone Cavina. Metà Romano, metà toscano,  Simone ha il sangue sangodenzino "Mio Padre è di li..mi piace tornarci" ci racconta. Della Toscana porta nel sangue entusiasmo, spontaneità, e voglia di raccontare e raccontarsi: "Il parlare è una cosa che ho scoperto di recente. Se noto una cosa faccio domande e ne parlo. Dico sempre quello che penso"

San Godenzo è anche dove ha iniziato a coltivare la sua passione per la musica "Ho anche fatto dei live, quando ero piccolo. Ero tutto rappettaro (ride ndr.) Dicevo "Venite!" Una volta ho fatto 70 persone alla festa dello Sport"  ricorda con un sorriso.

22 anni, nato a Tivoli, oggi l'indie rap è la sua forma di espressione. Un'arte, ci tiene a precisare, che punta ad andare oltre generi e stereotipi. "Il mio artista legge e va nel sociale". 

Ne nasce una lunga e articolata discussione: dai problemi delle periferie "Serve capire i problemi dei ragazzi, perchè finiscono in strada"  all'importanza dello studio "E' tempo e sacrificio, ma non se ne può fare a meno. Io l'ho capito tardi". sino al ruolo di chi ha voce e palcoscenico: "Sei un'influenza...anche se hai un piccolo pubblico di nicchia hai sempre un tipo di responsabilità"

Tutte tematiche che sono presenti nella sua ultima fatica...questa volta cinemagrafica. Il cortometraggio "Il Sesto Chupito" "E' un cortometraggio a cui sto lavorando con l'aiuto di Matteo Paci". Con Matteo, con il quale ha collaborato anche in occasione del suo ultimo brano "Luna", condivide passione per l'arte e origini toscane (Paci, figlio dell'attore Alessandro, è nato a Bagno a Ripoli) "Matteo è un amico. Durante il lockdown ho avuto il tempo di lavorare su me stesso e gli ho proposto il progetto. "Ok proviamo" mi ha detto. Mi ha tracciato la strada, indirizzato e dato consigli su come gestire il tutto". 

"Il Sesto Chupito è un bar di borgata Romana. Uno dei bar più in voga. E' la storia di 5 ragazzi. Ogni personaggio rappresenta una mia personalità". Tra queste non può mancare un riferimento alle sue origini "Uno dei protagonisti è di San Godenzo..ha una personalità esplosiva. Ho voluto prendere spunto e introdurlo all'interln del Sesto Chupito" dice Simone sul progetto in uscita.

Un'avventura che ha coinvolto anche un altro sangodenzino doc  "La copertina è stata realizzata da Michele Cenzi. Ho voluto ricreare un mio fumetto. E' nata da noi e dalla nostra spontaneità. Lui è' bravissimo. Deve coltivare sempre questa sua passione. E' un fenomeno" 

Da San Godenzo a un bar romano, in fondo, il passo è breve. 

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