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Donato al Corteo Storico Fiorentino l’abito de ‘La Bella di Tiziano’

L'abito realizzato durante il corso gratuito è stato promosso grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e Associazione Oma. Consegnati anche i gioielli creati dalla Bottega Orafa Penko.

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particola dell'abito particola dell'abito © comune di Firenze
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È stato donato al Corteo Storico Fiorentino il nuovo abito de ‘La Bella di Tiziano’, realizzato durante il corso di sartoria gratuito promosso grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e Associazione Oma – Osservatorio dei Mestieri d’Arte.

La presentazione del sontuoso abito si è svolta ieri mattina, a Spazio Nota, dove il corso si è svolto dall’8 al 13 marzo. Erano presenti il consigliere speciale alle tradizioni popolari del Comune di Firenze Michele Pierguidi, il direttore del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino Filippo Giovannelli, la consigliera di Fondazione CR Firenze Oliva Scaramuzzi, il vicepresidente dell’Associazione Oma Giovanni Fossi. Sono intervenuti a presentare l’abito anche la docente del corso, la fashion designer Vittoria Valzania, e il Maestro Riccardo Penko che ha creato i gioielli che accompagnano il vestito.
L’iniziativa è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Firenze e in collaborazione con il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina.

Il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina ha introdotto le figure femminili in modo permanente e si è strutturato negli anni ’80. A questo periodo risalgono i primi abiti delle Madonne Fiorentine, abiti ispirati ai quadri di personaggi rinascimentali illustri e influenti a Firenze.
L’abito della Capogruppo delle Madonne fiorentine Natascha Ferrucci è quello indossato da ‘La Bella di Tiziano’, sconosciuta nobildonna raffigurata da Tiziano in un quadro della metà del Cinquecento, arrivato a Firenze con Vittoria della Rovere, quinta Granduchessa di Toscana, oggi esposto alla Galleria Palatina. 
L’idea di realizzare un nuovo abito destinato alla capogruppo è nata dall’esigenza di attualizzare quello di oltre trent’anni fa, più volte rimaneggiato per adattarlo alle diverse Madonne che l’hanno indossato, migliorandone alcune caratteristiche: tessuto più leggero e traspirante, decorazioni fisse e maggior armonia rispetto al resto del gruppo delle Madonne.

“L’abito che è stato realizzato è un’opera di grande livello che va ad arricchire il patrimonio delle Tradizioni Popolari di Firenze – afferma il presidente del Calcio Storico Fiorentino e consigliere speciale alle tradizioni popolari Michele Pierguidi ed è un dono prezioso per dare risalto a una componente di primo piano del Corteo della Repubblica, quella delle Madonne Fiorentine. Siamo sempre impegnati nella valorizzazione e nel recupero dei nostri costumi e spero che la collaborazione con l’associazione Oma possa proseguire anche in futuro”.

“Un sincero ringraziamento a Fondazione CR Firenze, Associazione Oma e Spazio Nota per questa bellissima iniziativa che permette di sviluppare un aspetto fondamentale per il progetto rievocativo e ricostruttivo del Corteo Storico – prosegue il direttore del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino Filippo Giovannelli – e per migliorare sensibilmente, sotto ogni punto di vista, la ricostruzione e la ricerca storica degli abiti dei nostri personaggi. È un punto determinante per l’elevazione della qualità rievocativa e performativa della nostra arte. La maestria degli artigiani coinvolti, a cui va il nostro plauso, è garanzia di alta qualità e di assoluta attinenza filologica dei materiali e delle tecniche di realizzazione”.

L’abito
Il nuovo abito è una rivisitazione fedele del dipinto e più integrata rispetto al resto del corteo. L’abito originale de ‘La Bella di Tiziano’ era formato da maniche removibili fermate attraverso fiocchi e lacci e dalla camicia allacciata, ma per esigenze di vestibilità, è stato semplificato in un pezzo unico. Il tessuto originale era damasco, qui sostituito con una stoffa misto seta più usabile nelle diverse stagioni. Il risultato è simile all’abito originale del dipinto. Durante il corso, composto da 9 partecipanti perlopiù professionisti di età compresa tra i 29 e i 55 anni, sono stati cuciti e assemblati i pezzi dell’abito già tagliati in precedenza. Il lavoro più complesso è stato realizzare le maniche, composte da circa 30 pezzi fra bordi di velluto, ricami, fiocchi e sbuffi, e il corpetto che consentiva di lavorarci soltanto a turni. L’abito è stato confezionato in tempi record (4 giorni e mezzo di lavoro) anche grazie al livello avanzato delle partecipanti.

I gioielli
I gioielli prodotti da Riccardo Penko, sono composti da orecchini, in argento dorato, realizzati completamente a mano, secondo le antiche tecniche della tradizione orafa fiorentina. Il gioiello è composto da due lastre sovrapposte traforate a forma di petalo, sbalzate e incise, su cui poggia un castone smerlato che racchiude al suo interno un granato a taglio antico. La forma dell’orecchino richiama quella rappresentata nel dipinto della “Bella di Tiziano. Sia il pernio a forma di goccia che il castone ed i petali sono interamente decorati con la tecnica del penkato che conferisce luminosità all’opera. Infine l’orecchino termina con una perla dalla tonalità dorata, dalla forma sferica, abbracciata da elementi traforati e dorati. La catena a maglie intrecciate in lega dorata compone un motivo asimmetrico e irregolare, sia per il numero degli elementi che per la loro lunghezza. Le maglie sono lavorate con la tecnica del “cesoro”. La cintura in stoffa è stata impreziosita con sette cerchi dorati e traforati con motivi geometrici ispirati al Rinascimento. Ogni anello è diverso dall’altro per creare movimento all’intera cintura.

 

 

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