Spiega una nota degli Onorevoli Stefano Mugnai e Erica Mazzetti sulla risposta del Ministro della Salute alla loro interrogazione su emergenza Coronavirus e situazione rientri delle 2500 persone dalla Cina:
"L'allarme mondiale sui rischi di contagio del coronavirus pare si fermi al confine della regione Toscana. E' inquietante quanto sta accadendo in questi giorni tra Roma, Firenze e Prato. Il ministro Speranza e il presidente Rossi, accomunati dalla stessa ideologia culturale e politica, fanno a gara a chi minimizza di piu' su questo drammatico tema.
E' sotto gli occhi di tutti la pessima gestione dell'emergenza da parte della Regione che immagina di risolvere tutto con un ambulatorio, senza pero' divulgarne adeguatamente la notizia alla comunita' cinese che sempre piu' spesso opta per una auto quarantena. Inoltre, non si ha notizia di come viene gestito il trasporto dei cinesi sbarcati in Italia. Se dovessero in autonomia prendere dei mezzi pubblici il pericolo di contagio sarebbe elevatissimo. La situazione piu' problematica, comunque, riguarda la citta' di Prato.
E' inspiegabile, infatti, la decisione del sindaco di non ottemperare alla richiesta della vastissima comunita' cinese di uno spazio ah hoc per la quarantena, cosi' come e' inutile il protocollo d'intesa stilato dalla Regione Toscana con il Consolato cinese, che prevede la quarantena volontaria nell'abitazione di chi e' a rischio infezione, in quanto molti dei cinesi non hanno una vera e propria abitazione perche' 'vivono' nei capannoni dove lavorano.
Insomma, Ministero, Regione e Comune di Prato stanno prendendo troppo sottogamba il rischio epidemia, esponendo la popolazione a pericoli di non poco conto".
Lo affermano i deputati di Forza Italia Erica Mazzetti e Stefano MUGNAI, firmatari di una interrogazione urgente al ministero della Salute, la cui risposta e' giunta questo pomeriggio in Commissione affari sociali di Montecitorio dal sottosegretario Sandra Zampa.
"La risposta del ministero al nostro atto di sindacato ispettivo - aggiungono - e' insufficiente per i toscani. Tra l'altro non comprendiamo appieno quali siano i numeri reali. Il ministero parla di 2.500 rientrate dalla Cina, mentre per l'assessore regionale sono la meta'. Un corto circuito comunicativo inquietante. Quando a prevalere e' l'ideologia rispetto alla scienza i rischi sono enormi. E' infatti incomprensibile come mai il presidente Rossi non faccia propri gli appelli di molti medici e soprattutto del virologo Burioni sulla necessita' di una quarantena per tutti coloro che sono stati in Cina nelle ultime settimane. Tutta questa incertezza istituzionale genera paure fra i cittadini che si sentono insicuri e indifesi dallo Stato".