
Tragedia nella tragedia. L'onda lunga degli orrori del Forteto continua a mietere vittime. Francesco Borgheresi, 42 enne nato al Forteto, è il presunto omicida che ieri a Cuneo avrebbe commesso un femminicidio ai danni di 44, uccisa con quattro colpi di pistola in auto fuori dal supermercato Auchan di Cuneo.
Francesco, attualmente militare di stanza a Pinerolo, conosceva la vittima da due anni ed era in auto con lei. E' stato lui a chiamare la polizia e ad avvisare che aveva con sé due pistole (regolarmente detenute, una delle quali sarebbe l'arma che ha sparato) e che non avrebbe opposto resistenza. Poi all'arrivo della polizia è apparso in stato confusionale.
Spetterà alla Procura fare luce sui dettagli e la dinamica di quanto accaduto. Possono i fantasmi del passato avere un ruolo in quando accaduto? Per una risposta certa non resta che attendere la sentenza.
Di seguente, invece, il comunicato ufficiale dell'Associazione Vittime del Forteto:
"Dolore, tragedia nella tragedia e ancora Dolore.
Francesco Borgheresi, autore del delitto di quella povera ragazza a Cuneo, è nato al Forteto nel 1978 da una socia fondatrice di quella che per 40 anni è stata considerata una comunità taumaturgica per minori e disabili. In ottemperanza al sacro dogma forfetiano del rifiuto della famiglia di origine non è stato cresciuto dalla madre ma affidato dal Fiesoli ad una madre “funzionale” Daniela Tardani. Quest’ultima è stata condannata nel recente processo ad anni 6 di reclusione in quanto accompagnava uno degli affidati in camera del Fiesoli per fargli “togliere la materialità”. Mai espressione fu più azzeccata di quella utilizzata dal PM Dr.ssa Galeotti per descrivere la vicenda del Forteto: un corto circuito istituzionale!!! Non basta il commissariamento, non basta istituire commissioni d’inchiesta regionali e parlamentari, non bastano le sentenze, i progetti assistenziali, i convegni, le scuse delle istituzioni, gli attestati alle vittime, non basta riconoscere di avere sbagliato. Quando si crea un corto circuito occorre ripararlo. Se si vuole evitare che accadano ancora fatti come quello di ieri il Forteto deve essere chiuso per sempre, cancellato il nome legato a quelle orrende nefandezze e le vittime devono essere assistite adeguatamente e risarcite. NON BASTANO LE SCUSE: CHIUDERE, ASSISTERE LE VITTIME E RISARCIRE IL DANNO PROVOCATO!!!
Hanno vinto i mostri anche questa volta"