Fiorentina batte il Bologna 3-2 a casa sua nel posticipo della 16/a giornata d'andata del campionato di calcio di Serie A disputato sul terreno dello stadio Renato Dall'Ara.
I gol: nel primo tempo Maleh per i viola al 33' e Barrow per gli emiliani al 42'; nel secondo tempo per gli ospiti Biraghi al 6' e Vlahovic su rigore al 22', Hickey per i padroni di casa al 38'. Con la vittoria odierna i Viola scavalcano la Roma e si proiettano al quinto posto in classifica.
Dopo quattro kappaò di fila in trasferta e nonostante un 2-3 (di Hickey, con deviazione di Odriozola) che ha acceso speranze vane nel Bologna, che paga un erroraccio di Skorupski la viola porta a casa una vittoria corsara
La squadra di Italiano domina in lungo, in largo, nello stretto e nel risultato un Bologna pensato, per l’occasione, male: perché senza Arnautovic Sinisa Mihajlovic ha puntato su Barrow centravanti autore sì di un eurogol ma anche troppo leggero per poter reggere urti contro i difensori viola e tenere alto un pallone quasi “nascosto” dai viola per praticamente trequarti di gara.
La partita è stata quasi a senso unico, eccezion fatta per quella fiammata alla fine del primo tempo in cui i rossoblù hanno agguantato il momentaneo pareggio e il colpo di Hickey deviato appunto da Odriozola per il 2-3.
Gestione, sempre un uomo libero, duelli vinti, miglior condizione: la Fiorentina si è garantita la vittoria in un derby dell’Appennino che a questo punto la lancia in corsa per l’Europa. I gol di Maleh, Biraghi (impeccabile punizione mancina, alla Mihajlovic) e Vlahovic (rigore su scriteriata uscita di Skorupski su Gonzalez) hanno scavato il solco.
Italiano sceglie inizialmente Sottil e Gonzalez (a destra) come paladini di Vlahovic, mentre Mihajlovic (senza Arnautovic) conferma bene o male la squadra che ha battuto la Roma dall’infortunio di Arna in poi, quindi con Barrow Falso-9 (perché 9 non è) con alle spalle Soriano e Sansone: unico cambio a sinistra, Dijks al posto di Hickey.
La Fiorentina arrivava da quattro ko di fila in trasferta, il Bologna da quattro vittorie nelle ultime cinque gare: l’inizio, e durerà 40’, è tutto viola.
Il Bologna si comprime troppo, la scelta-Barrow davanti contempla l’incapacità di tenere un pallone alto e di vincere i duelli aerei, così la Fiorentina prende palla e quasi non la mostra più. Le occasioni non nascono (tiro fuori di Gonzalez e tacco out di Sansone smorzato da un fuorigioco che non c’è) ma è la squadra toscana a gestire, giocare, fare. Il Bologna resta troppo basso e appena si disunisce un attimo ecco il vantaggio viola: duetto Odriozola-Gonzalez sulla destra con quest’ultimo che crossa in maniera tagliente in mezzo all’area, Maleh (nato a venti chilometri da qui, Castel San Pietro) arriva (Soriano se lo dimentica) e vantaggio meritato per una squadra che fino a lì, con pressing alto e un uomo sempre libero in mezzo, ha messo il Bologna alle corde e in rincorsa.
Il tutto, però, succede fino al 40’: perché per la seconda volta il Bologna riesce a uscire dal pressing di Italiano, Soriano libera Svanberg che cavalca senza opposizioni, palla perfetta sull’altra lato dell’area per Barrow che, libero da Milenkovic (altrove), batte di interno sinistro al volo sotto la traversa un 1-1 imprendibile. Due gol di fattura mirabile e reazione bolognese con una fiammata ad un primo tempo molto viola.
Dopo 16’ della ripresa, Sinisa Mihajlovic infila tre uomini (Skov Olsen, Hickey e Orsolini) ma la Fiorentina era già andata nuovamente in vantaggio con una punizione perfetta di Biraghi.
Non cambia praticamente nulla e, anzi, è la Fiorentina ad andare sul doppio vantaggio: Skorupski, in un’uscita a palla che va verso l’esterno, mette a terra Gonzalez in area, intervento ingenuo e da rigore.
Vlahovic infila l’1-3 e al 38’ Hickey mette insieme un 2-3 illusorio e basta. Irrati dà tre minuti di recupero, Dominguez esce dalla panchina per protestare, c’è una doppia occasione buttata da Orsolini ma è la Viola a far festa: successo meritato dopo 4 kappaò di fila in trasferta, vittoria che fa vedere l’Europa mentre il Bologna resta a quota 24 considerando ancor di più quanto sia importante Arnautovic e, a gennaio, anche un suo vice.