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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: numeri drammatici col lockdown

L’intervento dell’assessora alle pari opportunità in Consiglio comunale: “Forte sinergia. Le parole d’ordine sono sensibilizzare per prevenire, essere presenti per intervenire e creare percorsi per nuove opportunità di autonomia”

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giornata contro la violenza sulle donne giornata contro la violenza sulle donne © Tumisu da Pixabay
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Una rete di protezione per le donne vittime di violenza, una collaborazione forte da parte di istituzioni, associazioni e forze dell’ordine che lavorano contro la violenza sulle donne per sensibilizzare e prevenire, per essere presenti e pronti ad intervenire, ma anche per agevolare percorsi di reinserimento lavorativo e recupero di autonomia.
È inoltre fondamentale favorire uno scatto culturale da parte di tutta la società, donne e uomini insieme, per contrastare ogni forma di violenza di genere, fisica e psicologica. E’ quanto messo in luce dall’assessora alle pari opportunità Benedetta Albanese che in Consiglio Comunale ha fatto una comunicazione sul grande lavoro in campo su questo tema.

Mai come in quest'anno 2020 orribili il tema è più che mai attuale dato che il lockdown ha fatto danni enormi.

“Il problema è reale – ha spiegato ancora Albanese - e i dati ancora non definitivi di Artemisia lo dimostrano: da gennaio ad ottobre 2020 circa 900 donne hanno chiesto aiuto al centro antiviolenza Artemisia, di cui 88 durante il primo lockdown, quando Artemisia, dopo un’iniziale e preoccupante silenzio, ha ricevuto una media di 2,4 telefonate al giorno (il dato definitivo di tutto il 2019 era stato di 985 richieste di aiuto). Il lavoro da fare dunque è ancora molto ma abbiamo una rete di protezione del territorio assai forte”.

“In tema di possibilità di intervento, oltre al fondamentale e capillare lavoro della Prefettura e delle forze dell’ordine, prezioso è anche l’impegno del ‘reparto anticrimine e violenza di genere’ della Polizia Municipale” prosegue Albanese chiarendo che “si tratta di un reparto il cui personale è stato recentemente implementato e che, oltre a costituire il canale privilegiato per l’attivazione dei servizi territoriali di assistenza, è formato appositamente per svolgere indagini e contrastare reati quali la violenza domestica, la violenza sessuale e lo stalking anche attraverso i social media: nei primi 10 mesi del 2020 la polizia municipale ha trattato 12 casi, eseguito 2 misure cautelari, fatto 27 annotazioni di polizia giudiziaria, a cui si aggiungono 25 informative ad altre forze di polizia e attivato 15 contatti con i servizi sociali e associazioni che operano sul territorio”.

Sul fronte dell'agevolazione di percorsi di reinserimento e recupero di autonomia da parte delle vittime di violenza, ma non solo, anche della creazione di opportunità per ogni donna, l’assessore Albanese ha ricordato che dal 2017 è attivo a Firenze lo sportello InformaDonna.
Lo sportello offre un servizio individuale di orientamento e assistenza su lavoro e formazione rivolto alle donne di ogni età e nazionalità; in particolare, nei confronti delle vittime segnalate dalle associazioni offre un servizio mirato ad aiutarle nel percorso di reinserimento formativo e lavorativo per il recupero della propria autonomia. “Uno sportello che non si è fermato durante il lockdown ed è rimasto attivo con lo smartworking via skype – ha aggiunto Albanese – e che in un anno come questo ha dato risultati molto importanti, seppur ancora parziali nei numeri: da gennaio ad oggi sono state 125 le consulenze effettuate dallo Sportello InformaDonna, il 30% delle quali indirizzate dal centro antiviolenza Artemisia, mentre altre sono state indirizzate da Nosotras, Curandaie, Istituto degli Innocenti, spazio Neo Mamme e Reti di Solidarietà”.

Passando ai numeri della regione sono 117 i femminicidi in Toscana negli ultimi 14 anni, una media di 8,3 l’anno. . Queste le cifre del XII rapporto. Nel 2019 oltre 3.600 sono le donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza, ma solo una su tre sporge denuncia. La violenza è esercitata soprattutto dai partner o dagli ex partner.
I dati raccolti dal Centro di documentazione dell'Istituto degli Innocenti evidenziano come negli ultimi tre anni c’è stato un aumento del numero dei casi di violenza alla quale hanno assistito dei minori: 1.487 nel 2017, 1.805 nel 2018 e 2.130 nel 2019 con un incremento del 43%.
I maltrattamenti in ambito familiare aumentano del 23% passando dai 2.770 del 2017, ai 3.203 del 2018 ai 3.410 dello scorso anno.

Il futuro? La speranza è che il 25 novembre non sia solo un giorno.



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