Mentre a San Jacopino si registrava un record negativo di tre spaccate con tombino in soli tre giorni (come riportato in un recente articolo), davanti al Palazzo di Giustizia si svolgeva un sit-in organizzato da un altro gruppo di comitati fiorentini, che si riconosce nel movimento Ribella Firenze di Francesca Marrazza. È un peccato osservare questa divisione tra cittadini, pur animati da preoccupazioni comuni.
Le richieste avanzate dai comitati sono le stesse di sempre, ma, purtroppo, mancano risposte concrete. Francesca Marrazza si dichiara ormai stanca delle parole e chiede fatti, sottolineando come la sicurezza debba essere una responsabilità condivisa anche dai cittadini. Marrazza ribadisce inoltre l’importanza di distinguere tra “delinquenti” e “disperati,” ricordando che, in mancanza di interventi adeguati, anche i più vulnerabili rischiano di cadere nella criminalità.
Secondo Marrazza, l’istituzione del vigile di quartiere serve a poco, dal momento che i quartieri sono ampi e difficili da monitorare completamente. Inoltre, ritiene che il presidio temporaneo della PolCascine non faccia altro che spostare i problemi da una zona all’altra senza risolverli.