L'idea degli assistenti civici ha imbarazzato mezzo governo, che cerca adesso di mettere una toppa. E' proprio vero che non tutte le ciambelle vengono con il buco; ma nella faccenda degli assistenti civili non manca solo il buco ma anche la ciambella.
L'iniziativa del Ministro Boccia e del Presidente dell'Anci Decaro non solo ha indispettito più di un ministro, ma ha avuto la dirompente capacità di mettere d'accordo polizie locali, intellettuali e mondo del volontariato.
Perché mai, se gli uomini e le donne delle forze dell'ordine non vogliono fare i badanti della movida, dovrebbero avere voglia di farlo gli appartenenti al mondo del volontariato? Un volontariato peraltro nuovo perché a scendere in campo, secondo l'iniziativa di Boccia, dovrebbero essere un nugolo di persone che niente hanno a che fare con il volontariato organizzato - che in questi mesi di pandemia di castagne dal fuoco ne ha tolte tante - ma un “esercito della salvezza” senza formazione alcuna.
L' idea (malsana) partorita sotto forma di bando pubblicato dalla Protezione Civile di reclutamento di 60.000 volontari il cui scopo sarebbe tenere a bada gli amanti dello spritz non piace nell'Italia che affonda con gli aiuti promessi e mai pervenuti, nell'Italia dei tanti posti di lavoro persi dove si pensa di affidare a dei disoccupati (che magari vorrebbero trovare un lavoro) l'onere di tenere a basa gratis le serate alcoliche delle nostre città.
Imbarazza che nell'equivoco cada il sindaco di Bari e presidente Anci De Caro che mescolando capre e cavoli afferma che "Noi sindaci abbiamo chiesto a governo e regioni di assicurarci la presenza di volontari dalle protezioni civili regionali per continuare le attività straordinarie che gli stessi hanno fatto in questi mesi tenendo in piedi le nostre comunità. Il governo ci ha proposto di individuarli attraverso un bando della Protezione Civile nazionale. Ai sindaci non interessa come arriveranno i volontari vogliamo solo una mano a gestire un momento difficile. Dopo il 4 maggio molti sono tornati al lavoro e non hanno più a disposizione lo stesso numero di ore. I 60mila del bando svolgeranno le stesse attività.”
Eh no caro sindaco Decaro.
I 60mila che volete reclutare col bando con tutto il rispetto non hanno niente a che fare col mondo del volontariato organizzato e professionalizzato e la sua dichiarazione che assimila gli assistenti civici ai volontari di protezione civile ingenera una pericolosa confusione e ne offendono l’impegno.
La Protezione Civile ha il compito di "assistenza alla popolazione" come da articolo 16 del codice di protezione civile (DI. gs. n.1/2018 che recita: “non rientrano nell'azione della protezione civile gli interventi e le opere per eventi programmati o programmabili in tempo utile che possono determinare criticità organizzative” come manifestazioni pubbliche statiche e dinamiche quali riunioni, cortei, raduni, eventi in piazza, spettacoli, etc...” Lo stesso articolo specifica che in occasione di tali eventi “le articolazioni territoriali delle componenti e strutture operative del servizio nazionale possono assicurare il proprio rapporto, limitatamente ad aspetti di natura organizzativa e di assistenza alla popolazione, su richiesta delle autorità di protezione civile competenti...senza tuttavia mai interferire con l'approntamento e l'attuazione dei servizi che attengono alle competenze della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.”
Il Sindaco Nardella non ne vuole neanche sentire parlare e durissimo nei confronti della pensata del Ministro Boccia è Patrizio Losi Presidente del Comitato Nazionale del Volontariato di Protezione Civile.
"Un provvedimento che rischia di ledere in maniera irrimediabile tutti coloro che a questo mondo si sono dedicati, introducendo il principio pericoloso che si possa essere volontari senza avere alcuna preparazione per farlo".
Losi ricorda anche che dal 30 gennaio scorso nell'emergenza sono stati "impegnati in tutta Italia centinaia di migliaia di volontari di protezione civile i quali hanno prestato un milione circa di giornate/uomo di servizi per assistere in tutti i Comuni italiani chi ne aveva bisogno.
I nostri volontari che operano ogni giorni al fianco delle Istituzioni mettono al servizio del sistema - spiega - oltre che il proprio tempo un impegno costante nella formazione e nell’addestramento, nell’elaborazione di metodologie operative sempre più efficaci, nello studio e nella pianificazione.Questo è possibile grazie all’impegno delle organizzazioni di volontariato di protezione civile che si fanno elemento attivo di partecipazione dei cittadini alla vita comunitaria attraverso l’impegno dei propri volontari e iscritti, i propri saperi e il proprio know-how al servizio del bene comune. Tali principi sono ovviamente messi in discussione da un provvedimento che affida compiti delicatissimi a cittadini reclutati in maniera estemporanea, che non possono avere l’adeguata preparazione per sostenere i sindaci né nel delicato compito di garantire il distanziamento sociale nei luoghi di assembramento pubblico, prerogativa delle forze dell’ordine a partire dalla polizia locale".
Noi abbiamo chiesto al fiorentino Massimo Pieraccini Presidente del Nucleo Operativo di Protezione Civile Logistica dei Trapianti e Cavaliere al Merito della Repubblica italiana per l'impegno sociale con la sua organizzazione di volontariato leader al mondo per il settore salva vite trasportando midollo osseo per trapianto ha le idee chiare. “questi nuovi volontari non avrebbero nulla del volontariato semplicemente perché il volontariato non fa repressione. Il volontario non è delatore. Mi rammarica e mi inquieta molto infine che tutto questo venga fatto con le “insegne” della Protezione Civile.”
Il mondo del volontariato che anche in questa pandemia si è donato instancabilmente è molto arrabbiato. Soprattutto considera la mossa pericolosa per i volontari ed insignificante per l'effetto che dovrebbe avere.
Il consiglio è voltare pagina e ammettere: scusate ci siamo sbagliati
Mugelli Giampiero
signori Guardiamoci in faccia con serietà senza offendere : dire che abbiamo un governo e dei ministri competenti è una barzelletta