Dalla panettiera alla farmacista, nel libro di Nadia Fondelli
Cristallizzare momenti di vita vissuta in un libro a volte è una terapia per superare i momenti difficili. Con questo concetto Nadia Fondelli giornalista e scrittrice, collaboratrice del nostro gruppo editoriale racconta come le è nata l'idea di questo istant book dal titolo "Donne. 20 storie femminili nella Firenze al tempo della pandemia 2020" di Sindimedia edizioni.
"Da giornalista ho avuto la percezione di attraversare un momento epocale il primo giorno di lockdown quando, attraversando a piedi piazza della Signoria ho ascoltato solo l'eco dei miei passi. Col mestiere che faccio ho compreso che avevo l'obbligo morale di stare in prima linea per informare e raccontare quello che sarebbe diventato un momento storico e così ho fatto."
Nadia è stata tutti i giorni in strada anche perché nel tempo libero è una volontaria di protezione civile.. "Fra l'altro - racconta - sono volontaria del nucleo operativo di protezione civile logistica dei trapianti e in questi mesi difficili oltre alle attività di protezione civile di assistenza alla popolazione abbiamo dovuto davvero fare gli straordinari per garantire la sopravvivenza a quei malati che, al di là del coronavirus, rischiavano la vita se il midollo a loro donato non arrivava a destinazione."
Ha viaggiato in lungo e in largo per l'Italia dopo aver preso in carico midollo osseo salvavita a Fiumicino dai corrieri stranieri impossibilitati a entrare nel nostro paese e portarli poi all'ospedale di destinazione. "Ho contato qualcosa come 20.000 chilometri percorsi in due mesi, in alcuni casi con missioni davvero al limite come quella volta che ho dovuto ritirare da un collega austriaco cellule staminali salvavita nella terra di nessuno del confine chiuso di Tarvisio fra Austria e Italia per poi "correre" ad Alessandria. Oppure quando sono volata ad Oporto in Portogallo per ritirare un midollo da consegnare in Spagna a La Coruna con la frontiera fra i due paesi iberici chiusa. Tornare a casa e scrivere delle donne che conoscevo era la mia terapia".
Donne di ogni età, di ogni estrazione sociale, di ogni mestiere che hanno il comune denominatore di essere state coraggiose, talvolta loro malgrado in questo momento difficile per il nostro Paese.
C'è la dottoressa, l'infermiera, la volontaria, ma anche la farmacista, la nonna, le sarte, l'impiegata pubblica, la sindaca, la cuoca, la barista, la musicista, etc…. Un'umanità varia di donne di cui Nadia Fondelli ha voluto raccontare la storia titolando ognuna di essa solo con il loro nome di battesimo.
Una scelta non casuale perché come dice la direttrice de La Nazione Agnese Pini nella sua prefazione usare i nomi in un epoca i cui della pandemia si raccontavano solo numeri è tornare all'umanità.
Un libro che fa riflettere sulla forza delle donne, ma che fa anche emozionare.
L'edizione digitale del libro (versione Kindle e PDF) è già disponibile su i più importanti store digitali, quali Amazon, IBS, Unilibro, StreetLib e molti altri. Mentre la versione cartacea sarà disponibile a fine Agosto su Amazon o direttamente al numero 3939086965
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