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La movida estiva si sposta e violenta aree monumentali e parchi

L'Estate fiorentina si trasforma in una mala movida diffusa dove i giovani, con la scusa del lockdown e della pandemia danno il peggio di loro violentando la città.

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parcheggio Rampe parcheggio Rampe © Facebook
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Il silenzio del comitato di Santo Spirito faceva sperare in un ridimensionamento del fenomeno mala movida. Forse l'estate ha cambiato qualcosa? Ma un dubbio lo avevamo. Ed dopo questo week end abbiamo una certezza.

La malovida c'è, più arrogante e violenta e si è spostata in maniera diffusa in altre aree della città complice la non azzeccata idea di permettere che sotto il cappello di "Estate fiorentina" ci stesse di tutto e di più.

"Firenze non è un grosso food e beverage" segnalano alcuni lettori che inviano immagini di lungarni, strade e piazze trasformate in tappeti di vetri e di vandalismi.
"Quando passo dalla Cascine la mattina in bicicletta devo stare molto attenta a non forare per il tappeto di bottiglie rotte che c'è ".
"Piazza Santa Croce stamani era una discarica!"


La malamovida quindi oltre ad essersi impossessata delle aree storiche di Santo Spirito, Sant'Ambrogio e via Strozzi è strabordata in piazza Santissima Annunziata (dove sabato sera i Carabinieri sono dovuti intervenire ben oltre il coprifuoco per mandare a casa tiratardi senza mascherine e assembrati) e su tutta la fascia dei lungarni riva destra e riva sinistra a causa dei cosiddetti locali dell'Estate Fiorentina.
Una striscia continua di locali di somministrazione di alcol che anzichè combattere la movida facendo (appunto) cultura l'alimentano a suon di drink.

Ma l'Estate Fiorentina non dovrebbe essere una raccolta di eventi culturali?
Basta fare un giro, come abbiamo fatto noi su tutti i lungarni per scoprire che l'unica "cultura" sono gli enormi maxischermi che trasmettono gli Europei di calcio fra un cocktail e un drink! E allora?!?

Luoghi di assembramenti, di mascherine inesistenti, di vandalismi, di violazioni delle più elementari norme di buon vivere e di rispetto del prossimo.
I giardini Caponnetto di lungarno del Tempio sono aggrediti da scooter parcheggiati fra piante e vialetti che sgommano alzando polvere come se si fosse in un autodromo.
Il ponte San Niccolò è anch'esso sul marciapiede un parcheggio per scooter in doppia e tripla fila e dall'altra parte dell'Arno va ancora peggio nell'area monumentale di piazza Poggi con le Rampe del Poggi appena restaurate e protette da catene trasformate in un parcheggio per motorini che coprono anche la vista delle fontane.

Abbiamo sostato alcuni minuti in piazza Poggi e chiesto ad alcuni ragazzi che violavano il passaggio pedonale per parcheggiare sotto la torre perchè lo facessero vedendo bene che c'è una catena che vieta l'ingresso e una segnalatica molto chiara e le risposte socraggianti sono state: "Perchè lo fanno gli altri" e "Perchè dopo il lock down possiamo fare quello che vogliamo". Facendo loro notare che non funziona così e che la città è di tutti e tutti devono rispettare e seguire le leggi e le buone regole di convivenza le risposte sono state solo sorrisetti ironici e alzatine di spalle.

Mi domando e domando agli amministratori se dobbiamo permettere che i 2,5 miloni di euro spesi nel 2019 per il complesso restauro delle Rampe del Poggi possano essere violentati così da questi giovanotti senza valori e rispetto?

Mi domando e domando a tutti i genitori che cosa abbiamo insegnato ai nostri figliì?

Una cosa è certa, non possiamo e non dobbiamo causare una guerra generazionale, ma dato che il problema movida c'è ed è caldo da tempo l'amministrazione è davvero sicura di aver fatto bene a permettere l'invasione barbara dei forzati della movida in ogni angolo della città?






 

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