Furti - ladro © n.c.
Quella fiorentina, infatti, è risultata essere la provincia meno sicura d’Italia per quel che concerne questo tipo di reati, solo la vicina provincia di Pisa ha registrato cifre peggiori, e a completare questo poco invidiabile “podio”, al terzo posto, c’è Lucca. Non solo, dunque, la situazione di Firenze è assolutamente meritevole di attenzione, ma sembra che tutta la Toscana non sia un territorio sicuro per quel che riguarda i crimini compiuti dai “topi d’appartamento”. Prima di scoprire le statistiche nel dettaglio, dunque, poniamoci una domanda fondamentale: che cosa si può fare, in concreto, per evitare di essere vittima di furti nella propria casa?
Mai come oggi, la tecnologia può essere decisiva per proteggere la casa
L’auspicio di una maggiore sicurezza a livello generale non può che essere condiviso da tutti, tuttavia bisogna anche constatare che, in tante occasioni, i cittadini sono un po’ superficiali nel proteggere la propria casa, magari perché credono, erroneamente, che queste situazioni non li potranno mai riguardare, oppure perché sono poco avvezzi alle tecnologie e alle opportunità di ultima generazione.
Fatto sta che oggi, per rendere più sicura una casa, basta davvero poco, sia in termini di fatica che di spesa: basti pensare che gli impianti di videosorveglianza, che un tempo erano prerogativa esclusiva delle abitazioni più facoltose e richiedevano procedure di installazione complesse e onerose, oggi possono essere installati in una manciata di minuti, con pochissima spesa e con tutta la comodità di gestire l’intero sistema tramite il proprio smartphone.
La tecnologia, ovviamente, offre spunti pressoché infiniti per la sicurezza della casa: illuminazioni smart, che si accendono automaticamente alla presenza di qualcuno, impianti antifurto a sensori, ad infrarossi, nebbiogeni e molto altro ancora.
Anche gli elementi che influiscono sulla sicurezza domestica in modo prettamente strutturale, come le porte blindate, sono oggi ricchi di tecnologie che incrementano in maniera esponenziale la sicurezza dell’immobile: le porte blindate da esterno visionabili nel sito dell’azienda ArietePorteBlindate, ad esempio, sono munite di tante “chicche” tecnologiche come gli spioncini digitali e gli altoparlanti integrati, entrambi gestibili da remoto, direttamente dal proprio smartphone, sensori di movimento con avvio automatico della registrazione, visori notturni e molto altro ancora.
Probabilmente, in tanti casi, anche soltanto una delle moderne opportunità che abbiamo citato sarebbe sufficiente per evitare che i malintenzionati riescano nei loro intenti.
I dati ufficiali del 2024 elaborati sulla base delle denunce pervenute alle Autorità
Si diceva, dunque, che Firenze è la provincia italiana meno sicura per quanto concerne questo tipo di reati, seconda solo a Pisa che, peraltro, è geograficamente molto vicina.
Ad evidenziare ciò è una fonte assolutamente autorevole quale il report Indice della Criminalità, annualmente pubblicato da Il Sole 24 Ore ed elaborato sulla base delle denunce pervenute alle Autorità.
Questo studio è particolarmente interessante non solo per la sua indiscussa affidabilità, ma anche perché non si limita a fornire dei dati assoluti che, inevitabilmente, tenderebbero ad essere più alti nelle province più grandi: le classifiche delle province, infatti, sono elaborate rapportando il numero di denunce alla popolazione, e questa è senz’altro una statistica molto più indicativa.
Per quanto riguarda, in modo specifico, i furti domestici, il dato considerato è il numero di denunce pervenute per questo tipo di reati ogni 100.000 abitanti.
Nel 2024, a Firenze si sono avute 433,2 denunce per reati di questo tipo ogni 100.000 abitanti; ha fatto peggio, come detto, Pisa, con 481,5 denunce ogni 100.000 abitanti, mentre il dato di Lucca, terza in classifica, è di 426,1.
Sono cifre obiettivamente alte, nonché preoccupanti, e il paragone con le province più sicure è davvero impietoso: ad Oristano, ovvero la provincia più sicura d’Italia per quanto riguarda i furti domestici, nel 2024 ci sono state appena 50 denunce ogni 100.000 abitanti, a Crotone 61,8 e a Nuoro 62,8.


