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Nardella dona le chiavi della città a Giovanna Botteri

“Il suo racconto del mondo è per noi un insegnamento e uno stimolo” il commento del sindaco.

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le chiavi della città a Giovanna Botteri le chiavi della città a Giovanna Botteri © comune di Firenze
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Dal palco del teatro dell'Ariston di Sanremo al Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Sono giorni intensi di affermazione e rivalsa quelli che sta vivendo la giornalista Rai hackerata in piena pandemia per futili motivi.

Sono state consegnate le Chiavi della città di Firenze alla giornalista Giovanna Botteri: a consegnarle il sindaco Dario Nardella nell’ambito della rassegna “(in)VISIBILI – Le donne nella società di oggi e di domani”, organizzata in occasione della Giornata internazionale della donna dal Comune di Firenze insieme a AIWA ONLUS, in collaborazione con l’agenzia di organizzazione eventi Stilli Solutions S.r.l. e con il contributo di Officina Profumo - farmaceutica di Santa Maria Novella.

La cerimonia di consegna si è svolta in modalità telematica nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, alla presenza della giunta, del presidente del Consiglio comunale Luca Milani e di alcuni consiglieri comunali.
Prima del conferimento della riproduzione fedele delle chiavi delle antiche porte di Firenze il sindaco ha indossato i panni del cronista e ha intervistato la giornalista Rai, storica inviata di guerra.

“È un onore per Firenze averti nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio - ha detto il sindaco Dario Nardella rivolgendosi a Giovanna Botteri -. Verso di te c’è stima e ammirazione. Firenze, la cui bellezza è anche il frutto del coraggio dell’intraprendenza di una donna, l’Elettrice Palatina, l’ultima dei Medici, che con il Patto di famiglia, riuscì a salvare tutto il patrimonio artistico accumulato nei secoli dalla dinastia dei Medici, vuole essere la tua città. Senza la sua intuizione, oggi Firenze non sarebbe la città che tutti conoscono e ammirano nel mondo”.
“Abbiamo bisogno di stimoli e testimonianze come la tua - ha detto il sindaco rivolgendosi ancora alla giornalista -. Il modo, la professionalità e lo stile con cui ci hai accompagnato nel raccontare, da quei primi giorni a Wuhan in Cina, cosa stava accadendo e cosa stava per succedere, sono insostituibili e hanno segnato il rapporto che noi italiani abbiamo stabilito con la pandemia”. “In generale, il racconto che tu ci fai del mondo, è per noi un insegnamento e uno stimolo - ha proseguito Nardella - a porci l’interrogativo di come possiamo vivere la dimensione globale e di come posiamo affrontare le sfide e i drammi”.

Nel conferire le Chiavi della città a Giovanna Botteri il sindaco ha ricordato come “le città rinascono sempre, dalle macerie e rinascono più forti di prima. Ci sono centinaia di storie di città devastate dalle guerre, trasfigurate, distrutte, ma che rinascono nello stesso luogo dove sono state cancellate. Firenze ha superato prove difficilissime e si è sempre rialzata: lo ha fatto con la peste, che nel 1348 dimezzò la sua popolazione; lo ha fatto con l’alluvione del 1966, lo ha fatto con la strage dei Georgofili nel 1993”. “Le Chiavi della città sono il simbolo della resilienza - ha concluso Nardella - e della universale resistenza di Firenze perché fiorenze è piena di bellezza nella sua imperfezione.

Queste le motivazioni del riconoscimento:
“Giovanna Botteri è una delle giornaliste più note e competenti del nostro paese, una grande professionista, inviata in teatri di guerra e luoghi lontani, coraggiosa e concreta, ma anche ironica e autoironica, ‘allergica’ da sempre a ogni forma di stereotipo, un esempio per tante giovani donne. È stata lei, corrispondente dalla Cina, a descriverci l’esordio doloroso del Covid-19, il dramma partito da Wuhan e che purtroppo solo poche settimane dopo abbiamo toccato con mano anche qui in Italia. Così come negli anni ha dato voce dai microfoni Rai a storie lontane, senza sensazionalismi o facile retorica, solo con l’autentica passione e la competenza di una giornalista di valore.
Firenze, città aperta al mondo, accoglie una testimone del nostro tempo in questo 8 marzo, Giornata internazionale della donna, nel pieno della pandemia: le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza sanitaria colpiscono in modo particolare le donne nella gestione della famiglia e nel mondo del lavoro, richiamando l’urgenza di nuove misure concrete per la parità di genere.
Per questo, con grande orgoglio, consegniamo a Giovanna Botteri le Chiavi della nostra città”.

 

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