E' stata una serata lunga e complessa per i Vigili del Fuoco, le forze dell'ordine e gli uomini e le donne di Protezione Civile impegnati a gestire gli effetti del violento temporale che in serata si è scatenato su Firenze e dintorni e che vi abbiamo documentato quasi in diretta con le foto e le segnalazioni anche dei nostri lettori (leggi qui).
Oltre 240 le richieste di intervento e processate dal NUE 112 giunte ai Vigili del Fuco per richiesta d'intervento. Il territorio maggiormente colpito è quello di Bagno a Ripoli dove è stato aperto il COC che, già dalla notte, ha seguito l’evoluzione dell'evento e della prevista ondata di piena del fiume Ema, monitorato dal Cfr (centro funzionale regionale).
Le frazioni di Grassina e ad Antella nella notte di lunedì 15 agosto sono state completamente allagate. Numerosi gli appartamenti e le case sommerse dall'acqua, garage e scantinati allagati.
Si registrano danni a automobili e motorini, travolti dall'acqua e dal fango e il sindaco Francesco Casini ha richiesto alla regione lo stato d'emergenza.
Il dispositivo di soccorso attuato dai Vigili del Fuoco ha messo a disposizione squadre ordinarie, sommozzatori, personale specializzato in salvamento acquatico e personale fluviale.
Non ci sono state richieste di soccorso a persona a rischio vita, come neppure in difficoltà. Il sistema di protezione civile con le squadre di volontari ha curato il monitoraggio a vista del livello del fiume Ema. Le squadre dei VVF di FIrenze sono state supportate da squadre dei Comandi di Prato, Arezzo, Siena e Livorno.
Questa mattina la situazione alle ore 10:00 è di circa 62 richieste di intervento, per svuotare cantine e altro, danni d'acqua, dissesti statici, alberi e rami pericolanti, tutti di carattere minore e senza rischi per l'incolumità pubblica e privata; di questi,
28 nel comune di Bagno a Ripoli
10 nel comune di Firenze
5 nel comune di Cerreto Guidi
5 nel comune di Greve in Chianti
5 nel comune di Impruneta
e altri 5 nel resto della Provincia.
Rimane attivo il Coc (Centro Operativo Comunale) nel Comune di Bagno a Ripoli, territorio più colpito, dove sono presenti tutte le componenti di Protezione Civile per il coordinamento dell’evento emergenziale.
Allagamenti anche a Prato, Arezzo, Pistoia e Siena, dove è stata annullata la "provaccia" che precede il Palio.
A Firenze il nubifragio si è abbattuto intorno alle 19:30 con circa 40 millimetri di pioggia tanto da far gonfiare l'Arno dopo mesi di siccità.
I vigili del fuoco del comando di Firenze hanno ricevuto chiamate con richieste di intervento,soprattutto da persone rimaste bloccate in auto, ma poi risolte in autonomia con il defluire dell'acqua.
Rimangono ancora molte comunque le richieste di interventi da evadere e per questo sono state inviate squadre in supporto dai Comandi di Prato, Livorno e Siena.
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Il sindaco Dario Nardella ha scritto su Twitter: "Bomba d'acqua su Firenze. La perturbazione si sta progressivamente riducendo. Quattro pattuglie della protezione civile stanno monitorando le zone del torrente Ema che è fuoriuscito dall'alveo in alcuni tratti".
Oltre alle segnalazioni di eri sera di alberi caduti su lungarno Ferrucci con un auto in sosta all'angolo con via Ricorboli finita schiacciata da un albero caduto e altri alberi e rami pericolanti in viale Marco Polo e in via Cave di Monteripaldi a Firenze si segnala un muro è crollato in via Benedetto Fortini, dove si registra al momento un blocco temporaneo della circolazione. In via Mario Luzi restringimento di carreggiata per allagamento. Il traffico è rallentato. Danni si sergnalano a Fiirenze anche nella zona di Galluzzo.
Tanti danni anche a Tavarnuzze frazione Impruneta. il Sindaco Alessio Calamandrei stamani su Facebook fa un po' il sunto della situazione non senza una nota polemica per chi aveva accusato il comune di non aver provveduto alla pulitura dei tombini. "Continuiamo a lavorare laddove sia richiesto intervento. Le pompe da Capannuccia hanno riniziato a funzionare intorno alle 16,00, dovrebbe essere questione di poco per riavere l’acqua. Rimane l’autobotte in piazza Accursio da Bagnolo a Impruneta. Visto le polemiche tengo a precisare che: Praticamente TUTTI i tombini griglie e traverse sono già stati puliti a partire da metà primavera nella rotazione ciclica concordata con publiacqua.
I tombini e la fognatura hanno lavorato bene praticamente su tutto il territorio comunale. Alcuni poi con la bomba d’acqua si sono riempiti (Barazzina, Vittorio Veneto per citare i più eclatanti). Laddove ì tombini non hanno funzionato, è perché le foglie sopra hanno fatto da tappo (ma col tombino libero).
In questi casi non c’è Comune, Alia, o Publiacqua che tenga, ma solo senso civico collettivo. Con più di 100 mm piovuti in circa 2 ore, è come avere la vasca da bagno senza tappo, con un tubo che butta acqua nella stessa della dimensione 4 volte più grande dello scarico.Dopo un po’ la vasca straripa."
Due le frane che hanno interessato il territorio. Una a Mezzomonte e l'altra in località Locanda degli Scopeti. Il sottopasso all'altezza del Cimitero degli americani a Falciani è pieno di fango. A causa dell'allagamento dell'impianto di Capannuccia ci sono problemi di approvvigionamento idrico a Impruneta, Strada in Chianti e San Casciano.
Grandi danni all'agricoltura nel territorio di Bagno a Ripoli dove sono caduti oltre 70 millimetri di pioggia in meno di due ore, tant'acqua quanta quella che cade di norma in un mese.
Quaranta minuti di grandine e oltre due ore di pioggia intensa hanno fatto ingenti danni con intere produzioni di ortaggi spazzate via, olive a terra e vigneti distrutti a poche settimane dalla vendemmia.
"La conta dei danni - fa sapere la Cia Toscana Centro - è ancora in corso, ma per tante aziende del territorio fiorentino, in particolare di Bagno a Ripoli, Antella e Grassina, la stagione è compromessa. E’ urgente e necessario – sottolinea il presidente Cia Toscana Centro, Sandro Orlandini - che ci sia consapevolezza di quello che sta accadendo e che si faccia tutto il possibile per aiutare queste realtà”.
Oltre alla tempesta di grandine e di pioggia, si è assistito al fango e acqua che correvano dalle colline. “Il tempo per intervenire è scaduto – aggiunge Orlandini -. Come diciamo da tempo servono bacini di raccolta in collina che, in casi come questi, avrebbero aiutato anche trattenendo questa risorsa preziosa, l’acqua. che ormai arriva sempre più in maniera devastante purtroppo”.