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Firenze. Pediatri in campo contro gli abusi sui minori. 15mila medici sentinella

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Firenze. Pediatri in campo contro gli abusi sui minori. 15mila medici sentinella Firenze. Pediatri in campo contro gli abusi sui minori. 15mila medici sentinella © n.c.
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Stop alle violenze sui minori. 15mila pediatri di base specializzati nel riconoscere segni di abusi fisici, psicologici e sessuali sui bambini arriveranno in Italia. Ribattezzati "Medici sentinella", costituiranno la prima rete anti-abuso del mondo. Il progetto, già avviato e presentato mercoledì (11 maggio) a Firenze, è stato lanciato dalla multinazionale farmaceutica Menarini, con un investimento di un milione di euro, in collaborazione con Telefono azzurro, Società italiana di pediatria, Federazione italiana medici pediatri e Associazione ospedali pediatrici italiani. L’obiettivo è quello di creare un network sanitario in cui saranno coinvolti i 13 maggiori ospedali pediatrici italiani. La prima fase, il train the trainers prevede la formazione di mille professionisti attraverso 23 corsi intensivi in tutte le regioni. Secondo una recente indagine realizzata da Telefono Azzurro in collaborazione con Doxa Kids e illustrata quello delle violenze su bambini e adolescenti sarebbe un “fenomeno iceberg”, sottostimato, che nel 70% dei casi si consuma fra le mura domestiche - due volte su tre per mano dei genitori. Solo pochi casi vengono alla luce, ma ogni hanno in Italia sarebbero circa 70-80 mila i minori vittime di violenze e abusi. «Ci siamo chiesti cosa possiamo fare per dare una mano a costruire una maggiore consapevolezza di un’emergenza sociale - affermano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, presidente e vice presidente del gruppo farmaceutico - e la risposta è stata questa: si può promuovere e sostenere un progetto educazionale rivolto ai pediatri italiani, unico a livello mondiale (…) E’ una sfida contro la piaga degli abusi». Stando alla ricerca (sopra citata), guardando all’attività del numero di emergenza 114, la maggioranza degli abusi su minori registrati ogni anno in Italia è di tipo fisico o psicologico. Uno su dieci è sessuale. Inoltre, un ragazzo su tre non si sente abbastanza protetto, e sempre teme di non essere sufficientemente tutelato. Per quanto riguarda i rischi legati all’utilizzo delle nuove tecnologie, al 12% dei ragazzi è capitato di essere vittima di bullismo online, da parte di coetanei o ragazzi più grandi. Persiste comunque quello tradizionale: il 21% dei ragazzi, fra i 12 e i 18 anni, afferma di esserne vittima. Un particolare fa riflettere: l’80% dei casi si registra all’interno delle mura scolastiche. All’iniziativa, un primo passo verso il cambiamento, coordinati da Ernesto Cuffo (fondatore dell’associazione), contribuiranno anche gli esperti di Telefono Azzurro, con un gruppo di circa mille medici. Questa task-force fornirà supporto ai colleghi e li preparerà a loro volta, fino ad allargare esponenzialmente il personale sul territorio. «I pediatri – hanno sottolineato Pietro Ferrara, della Società italiana pediatri, e di Luigi Nigri, della Federazione italiana medici pediatri – svolgono un ruolo chiave nel percorso di crescita sana ed equilibrata del bambino, ma si trovano al centro di un sistema inadeguato ad affrontare e riconoscere i segnali dell’abusi sui minori. Certe tematiche non possono essere più trascurate».

 

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