Un momento della Festa di San Lorenzo delle scorse edizioni © Facebook
festa grande oggi a Firenze per la festa del copatrono. San Lorenzo e Firenze- leggiamo dalle pagine social ufficiali dell'amministrazione - sono legati da un culto che si sviluppò proprio intorno alla prima chiesa edificata nel centro storico (nel 393), a lui intitolata da Sant’Ambrogio e San Zanobi. In seguito i Medici scelsero la Basilica e il rione omonimo come luoghi d'elezione, facendo costruire le cappelle di famiglia proprio accanto all'edificio sacro.
La scelta della corporazione dei fornai, molto potente, di volere San Lorenzo come patrono ebbe la sua importanza e l’abitudine di associare a Lorenzo varie forme di pane e pagnotte è molto antica, fino all’abitudine più recente di associarlo alla pasta (in particolare al ragù di carne).
È considerato patrono di bibliotecari, cuochi, librai, pasticcieri, vermicellai, pompieri, rosticcieri e lavoratori del vetro. Lorenzo fu uno dei sette diaconi di Roma, martirizzato durante la persecuzione cristiana voluta dall'imperatore Valeriano.
Secondo tradizione, a Lorenzo fu promessa salva la vita se avesse consegnato i tesori della Chiesa, di cui era amministratore. Ed ecco che lui si affrettò a distribuire ai poveri le offerte e poi si presentò alla testa di un corteo di suoi assistiti, dicendo: "Ecco questi sono i nostri tesori: sono tesori eterni, non vengono mai meno, anzi crescono".
Da qui la morte che, sempre secondo tradizione, avvenne il 10 agosto 258, quando il Santo aveva 33 anni, facendolo distendere su una graticola sopra braci ardenti. A dirlo è un’antica “passione”, raccolta da Sant’Ambrogio, che precisa: "Bruciato sopra una graticola".
Il martirio del Santo si ricordava simbolicamente nel Medioevo accendendo in città dei grandi falò, sui quali venivano arrostiti quarti di bue, distribuiti poi in porzioni al popolo gratuitamente. C’è chi pensa tra l'altro che la bistecca alla fiorentina nasca da questa usanza. La carne arrostita venne poi sostituita dalla cena con pasta al ragù, cocomero, yogurt e panna per tutti. Proprio come accadrà anche stasera.
Ogni anno in questo periodo dell'anno anche il cielo sembra voler ricordare San Lorenzo: scientificamente a solcare la volta celeste è una pioggia di meteore, le Perseidi, ma per la tradizione sono proprio le lacrime di San Lorenzo, oppure i tizzoni ardenti del suo rogo. E, per ricordare il suo martirio, si usa esprimere un desiderio, ovvero chiedere una grazia.
Questa tradizione si lega a quella più ancestrale, per cui si crede che il destino sia scritto nelle stelle, nel tema natale del proprio Zodiaco. Quindi, se una stella cade, il destino può cambiare e l'augurio naturalmente è che sia in meglio.
Le celebrazioni in onore di San Lorenzo inizieranno stamani alle ore 10.15, in Piazza della Signoria, con il Corteo con i figuranti del Calcio Storico Fiorentino che arriverà fino a Piazza di San Lorenzo. Sarà presente alla cerimonia la Famiglia del Gonfalone di Palazzo Vecchio. Alle ore 11, nella Basilica di San Lorenzo, si terrà la celebrazione della Santa Messa con offerta dei ceri.
Tante poi le iniziative serali.
Torna attorno alla Basilica, la Festa di San Lorenzo, a partire dalle 21 l'appuntamento è con la tradizione: pasta al ragù e cocomero yogurt e panna per tutti. L’evento è organizzato dal Centro commerciale naturale (CCN) di San Lorenzo, in collaborazione con Confesercenti e Confcommercio di Firenze, il consorzio del Mercato Centrale e con il contributo della Città Metropolitana, di Conad, l’Associazione Cuochi Fiorentini e Mukki.
Nel parco di Villa Vogel nel Quartiere 4 dalle 20.30 alle 21.30 giostra gratuita e cocomerata per tutti, gentilmente offerta dal Bar del Parco e dal Gestore della Giostra del Parco.
Alle 20.45 una serata con la Saf (Società Astronomica Fiorentina), a guardare stelle e pianeti.
Alle 21.15 nell’Arena Estiva Villa Vogel, nell’àmbito dell’Estate Fiorentina 2022 e della rassegna ‘Un’estate a Villa Vogel. Stenterelliade, sesta edizione’, i Pupi di Stac presentano ‘Eco Monster Puppet Show’ con la Compagnia teatrale All’InCirco di Faenza.
