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L’associazione Idra sta sollevando preoccupazioni cruciali riguardo agli scavi in corso per la costruzione della stazione Foster e dei tunnel TAV nella zona del Mugnone, già teatro di esondazioni significative nel 1992, come al Romito, in via Mariti e in piazza Dalmazia. Nonostante i rischi idraulici nella zona, i lavori procedono senza le necessarie misure preventive di sicurezza, sollevando dubbi sulla gestione della situazione da parte delle autorità competenti.
In particolare, Idra ha notato che il progetto di bypass del torrente Mugnone si basa su dati idraulici risalenti a più di vent'anni fa, quando la situazione climatica e territoriale era molto diversa. L'aumento della frequenza e intensità di eventi meteorologici estremi richiede una revisione urgente del progetto per garantire la sicurezza della stazione e dell’intera area. Inoltre, Idra segnala che il progetto di bypass del Mugnone potrebbe non essere sufficiente se non vengono contemporaneamente attuati interventi sistemici di protezione idraulica sul torrente e sulla sua intera area di bacino.
L’associazione ha richiesto un incontro urgente con il Genio Civile della Regione Toscana, per discutere le problematiche legate alla sicurezza idraulica e alla progettazione dell’opera. Tuttavia, nonostante il grave rischio evidenziato, l'incontro è stato rinviato, suscitando preoccupazioni sul fatto che le autorità competenti non stiano dando la dovuta attenzione alla questione.
Idra ha anche lanciato un appello per la creazione di un Osservatorio Civico indipendente, con l’obiettivo di monitorare e intervenire sui progetti di adeguamento idraulico del Mugnone. L’associazione cerca ingegneri idraulici volontari per collaborare in questo ambito, sottolineando che nessun progetto, inclusa la stazione Foster, ha mai adottato una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
In gioco, secondo Idra, non c'è solo la sicurezza della nuova infrastruttura, ma la protezione dell’intera area cittadina, compresa una vasta porzione di Firenze che potrebbe essere esposta a gravi danni in caso di eventi climatici estremi.
Questo è un appello alla cittadinanza e alle autorità competenti affinché si agisca tempestivamente per rivedere e garantire la sicurezza idraulica dei progetti in corso e l’intero territorio fiorentino.