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Terremoto Gest dopo la richiesta di commissariamento scatta la battaglia politica in Palazzo Vecchio

Le opposizioni unite chiedono una Commissione d'indagine ma la maggioranza la giudica una richiesta strumentale.

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tramvia tramvia © Nadia Fondelli
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E' battaglia politica in Palazzo Vecchio all'indomani della richiesta della procura di Firenze di nominare un commissario giudiziale per l'amministrazione per un anno di Gest spa (la società che gestisce la rete tramviaria a Firenze).

Ricordiamo che alla base della richiesta della procura, come spiega una nota della stessa, l'ipotesi che tra il 2017 e il 2021 Gest avrebbe alterato i bilanci, occultando l'effettiva redditività e facendo apparire risultati economici di esercizio inferiori rispetto a quelli reali al fine di operare da posizione di forza nell'ambito delle contrattazioni con il Comune di Firenze.
L'accusa, secondo quanto si spiega nella nota diffusa dalla procura, sostiene che Gest ha esposto nei bilanci, alla voce "accantonamenti" effettuati per grandi revisioni del materiale rotabile e per infrastrutture, valori fondati su costi fortemente sovrastimati. Più in particolare, il fondo accantonamenti, nel periodo temporale dal 2015 al 2020 sarebbe stato "sovrastimato per circa 10 milioni di euro, così avendo la società occultato redditività per circa 7 milioni di euro".
L'inchiesta della procura di Firenze su Gest era emersa nell'ottobre 2021 con una raffica di perquisizioni: indagati all'epoca l'ad di Gest Jean Luc Laugaa e Francois Mazza quale presidente di Ratp Dev Italia, società che detiene il 51% del capitale sociale di Gest.

“È sconcertante quanto sta emergendo dall’inchiesta della Procura di Firenze su Gest. Abbiamo appreso dalla stampa – spiegano i consiglieri di Fratelli d’Italia, Lega, Gruppo Centro, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Gruppo Misto-Italexit."Abbiamo il massimo rispetto per l’inchiesta in corso, ma pensiamo che i fiorentini meritino di sapere se l’Amministrazione comunale abbia mai avanzato formalmente osservazioni o contestazioni in merito alla quota di contributi in conto esercizio a proprio carico e riteniamo doveroso approfondire con quali modalità siano stati calcolati e verificati gli stessi.
Per questo
– continuano i consiglieri – stiamo formalizzando la richiesta di istituzione di una Commissione d’indagine in Consiglio comunale per accertare regolarità e correttezza delle attività comunali svolte nell’ambito della determinazione della quota di contributo in conto esercizio a carico del Comune. Ci aspettiamo, inoltre, che il Sindaco Nardella venga urgentemente in Consiglio comunale a spiegare quanto sta avvenendo in queste ore”.

Sulla stessa linea anche i consiglieri di Sinistra Porgetto Comune. “Il tema della bigliettazione e della tramvia era stato già oggetto di indiscrezioni e notizie sulla stampa. Avevamo più volte chiesto conto alla Giunta del sistema di controlli e rimborsi legati alla tramvia. La questione è indirettamente stata aggiornata dalla denuncia delle organizzazioni studentesche universitarie – proseguono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – e dalla confusione nata nel confronto tra Palazzo Vecchio e l’Università. Sottoscriviamo quindi la richiesta di una Commissione d’indagine di cui hanno già scritto le altre opposizioni. Parteciperemo riportando tutto quanto già ottenuto in questi mesi in termini di informazioni, ribadendo tutte le perplessità sulla rinuncia della politica di gestire direttamente con il pubblico un servizio essenziale.
Precisiamo però che non ci devono essere scuse per sostenere l’inevitabilità di maggiori investimenti sul trasporto pubblico locale. Il Partito Democratico si limita a parlare delle tramvie, regalando consenso alle destre sul capitolo mobilità in tante parti della città. Anche per questo
– concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – serve massima trasparenza e chiarezza, oltre che un ruolo di controllo maggiore degli enti locali a cui sembrano aver rinunciato tanto Regione, Città Metropolitana e Comune”.

Immediata la replica dei capogruppo di maggioranza Nicola Armentano per il Pd e Mimma Dardano per Lista Nardella.  "Una richiesta strumentale, scollegata dai fatti e non adeguata rispetto alla situazione e alle competenze del Consiglio comunale. Non entriamo nel merito della vicenda perchè ci sono delle indagini e adesso è normale, ovvio e doveroso che la giustizia faccia il suo corso. In questa fase si sta parlando di ipotesi formulate dalla Procura relative al comportamento di una società privata, non attività amministrative comunali. Pertanto, troviamo fuori luogo la proposta delle forze di opposizione. Saremo di sicuro attenti e vigili rispetto all’evoluzione di questa vicenda, siamo per il rispetto delle regole sempre e a maggior ragione in un caso come questo avendo a cuore un servizio importante per i cittadini come quello dei trasporti. Confidiamo quindi come sempre nell’operato della magistratura perché venga fatta piena chiarezza. Ma quella delle opposizioni è una proposta fuori luogo e pretestuosa”.

 

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