Già nei giorni scorsi (clicca qui) abbiamo parlato della candidatura di Brento Sanico (un borgo abbandonato a Firenzuola) ai Luoghi del Cuore Fai (clicca qui per votare). Ora volentieri pubblichiamo un bellissimo video di Tommaso Tucci girato sul posto (che ha già fatto 58mila visualizzazioni e che ci viene inviato dalla lista civica Firenzuola Bene Comune), che racconta questo ammirevole sogno. E a seguire anche la descrizione della promotrice Anna Boschi:
Alcune informazioni sul progetto che stiamo portando avanti, dal 2016, per fare rinascere Brento Sanico e riportarlo a come era un tempo, sia nelle sue strutture: case, Chiesa, fienili, vasche di raccolta acque piovane, forni per fare il pane, pensi che quasi ogni famiglia ne aveva uno, per il momento ne abbiamo messo in funzione uno.
Ad ogni modo a Lei forse interessano maggiormente quali sono le finalità perché, immagino, che le altre informazioni le abbia già lette sui vari articoli che sono usciti già da tempo: l’Italia Che Cambia - Mugello.it - Il Messaggero - Montagne 360 - Corriere Romagna - Brento Sanico Valle del Santerno, sulla rivista del CAI Faenza. Ed altri.
L’articolo che ha postato “l’Italia che cambia” insieme al video pubblicato su YOU TUBE che ha prodotto Tommaso Tucci, di Firenze, ha avuto 63 mila visualizzazioni, che hanno portato alla conoscenza di Brento Sanico non solo in Italia, ma anche all’estero.
Ma torniamo al progetto e alle finalità del progetto.
Il nostro obbiettivo, per quel che riguarda le strutture, come ho detto sopra è quello di riportarlo al suo aspetto medievale, usando i materiali di un tempo, infatti abbiamo rifatto il tetto della chiesa usando solo lastre di pietra serena.
Noi lo avevamo trovato con tegole rosse. Ora stiamo ristrutturando una casa che conterrà 2 appartamenti ed i sottotetti abitabili.
Purtroppo procediamo lentamente a causa della mancanza di fondi, i soldi per i materiali li mette tutti Don Antonio Samorì.
Chiediamo il voto sul sito del FAI “i Luoghi del Cuore Brento Sanico” perché speriamo sempre che arrivi qualche contributo.
Ho bussato a tante porte, ma nessuno ha preso in considerazione l’importanza storica e culturale del far rinascere un borgo medievale esistente fin dal 1145, così come si legge nei testi storici.
Siamo tutti volontari, alcuni non ancora in pensione e che vengono quindi quando possono.
La pandemia ci ha fermati per due mesi e mezzo perché veniamo tutti dalla Regione Emilia – Romagna.
Avevamo appena ripreso il lavoro ed ora siamo nuovamente fermi. Quindi i tempi si allungano.
Il fine ultimo è quello di ristrutturare le case per consegnarle, in comodato d’uso, a famiglie, coppie, persone che desiderano vivere a Brento in serenità, prendendo la residenza e avendo la possibilità di dare così una svolta alla loro vita.
A Brento ci saranno anche terreni da coltivare che verranno assegnati ai residenti e potranno così, come un tempo, allevare animali da cortile (pecore, capre) e coltivare ogni tipo di ortaggi.
E non solo, visto che il terreno non manca.
Votate!!
Anna Boschi