Scrive Giampaolo Giannelli, vice coordinatore provinciale di Forza Italia: Si scrive Autolinee toscane ma in realtà si legge RATP, gruppo francese, che in pratica diverrebbe "padrone" per 11 anni del TPL toscano in base al bando della Regione Toscana. Poi, accade, per un curioso scherzo del destino, che ancora prima dell'entrata a regime del nuovo sistema, che ci troviamo a riscontrare i rischi da noi paventati.
Anzitutto ricordiamo che giovedi 23 gennaio si era tenuto un incontro c/o la provincia di Arezzo, nel quale si erano evidenziate le criticità del passaggio della gestione del trasporto pubblico dall’attuale gestore ad Autolinee Toscane, con tutte le pesanti ricadute da un punto di vista strutturale per i comuni, oltre che per gli utenti; criticità ben evidenziate dall'On. Stefano Mugnai e dal consigliere provinciale aretino Scapecchi, entrambi di Forza Italia.
Gli stessi problemi erano stati evidenziati con forza dai Sindaci di Siena e Grosseto, mentre la deputata azzurra Erica Mazzetti aveva ben ricordato la presenza di un esposto presentato a Prato, con la necessità quindi di prestare attenzione al corretto espletamento di tutte le procedure del bando di gara.
Infine, per ultimo, emerge un pesante problema, anch'esso creato dal futuro gestore del servizio, Autolinee Toscane, riguardante il Mugello.
Tutto, come denunciato dal Sindaco di Firenzuola Giampaolo Buti, e da alcuni cittadini inferociti, nasce dalla decisione unilaterale presa da Autolinee Mugello Valdisieve di modificare gli orari e le corse della linea “Firenzuola-Pietramala-La Futa-Barberino del Mugello”. Eclatante il caso di Bruscoli dove gli studenti sono costretti, a causa dei disastrosi collegamenti, a recarsi a scuola nei comuni dell’Emilia-Romagna piuttosto che in quelli toscani. Devono prendere il bus ad orari mattutini impossibili e tornare poi a casa in tarda serata, senza certezze nei collegamenti a causa delle tante coincidenze soggette, soprattutto nel periodo invernale, a ritardi dovuti ai fenomeni atmosferici.
Sono state prese iniziative da parte dei cittadini come raccolte di firme ed è intenzione di portare il caso in Regione, visto che ha ricadute pesanti anche su ragazzi in età scolare.
Siamo quindi al fianco del Sindaco di Firenzuola Giampaolo Buti nella battaglia che come Amministratore porta avanti a tutela dei cittadini, e dei ragazzi in particolare; al tempo stesso notiamo che per l'ennesima volta, chi dovrebbe agire davvero a tutela del diritto di tutti ad avere un regolare trasporto pubblico locale, cioè l'Assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, non perde occasione per parlare a mezzo stampa di "strumentalizzazione politica" ogni volta che un Amministratore esprime preoccupazione per quanto sta accadendo, anzichè preoccupparsi di risolvere i problemi concreti.
La verità sotto gli occhi di tutti è il caos che in tutta la Toscana avvolge il mondo del trasporto pubblico.
Speriamo, come afferma Giuseppe Gori, Presidente del consorzio Mobit concorrente a quello RATP-Autolinee, che la Regione Toscana si comporti in maniera responsabile, senza adottare provvedimenti irreversibili prima delle decisioni giudiziarie il cui iter partirà il 26 febbraio.
Perchè in questo momento, davvero, di responsabile, nella gestione del trasporto pubblico nella sua totalità, da parte della Regione Toscana, c'è veramente poco.