
639 gli episodi di microcriminalità di strada (esclusi furti in casa e spaccio) che sono avvenuti a Firenze negli ultimi sei mesi.
Da settembre a febbraio si contano spaccate ai danni di negozi e alle automobili, borseggi, aggressioni e risse.
È quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Antonino Caponnetto, che per bocca del suo presidente Salvatore Calleri ha presentato quanto aveva realizzato oggi in una conferenza stampa avvenuto, non a caso, nei giardini Antonino Caponnetto e a cui erano presenti anche Roberto Sbenaglia e vari esponenti dei comitati cittadini..
Un monitoraggio attento sul territorio che ha creato una mappa dei reati basata su fonti aperte, ovvero segnalazioni dei cittadini e notizie di stampa.
Un’analisi, che offre uno spaccato della situazione della sicurezza a Firenze, pur nella consapevolezza che circa il 40% dei casi non vengono censito.
Entrando nel dettaglio del dossier che è suddiviso quartiere per quartiere e strada per strada emerge che l'area del centro storico è la più colpita con ben 418 episodi di violenza.
Le spaccate si confermano diffusissime con 270 episodi, seguiti da 37 tra rapine e aggressioni, 17 risse e 6 accoltellamenti.
Una concentrazione di criminalità che trova spiegazione nella forte presenza turistica e commerciale.
Subito dopo troviamo con dati in crescita il grande Quartiere 5 con 75 episodi segnalati.
Qui si contano 17 spaccate, 15 tra rapine e aggressioni, 10 ferimenti e 9 episodi legati all’uso improprio di fuochi d’artificio, che per la Fondazione Caponnetto possono essere associati a scambi di messaggi criminali o arrivi di partite di droga.
A seguire il Quartiere 2 dove gli episodi vanno a ondate periodiche e dove si registrano 70 reati, con una netta prevalenza di spaccate (44 episodi), seguite da 9 episodi di fuochi e 4 tra rapine e aggressioni.
Anche il Quartiere 4 sfiora lo stesso numero con 68 episodi complessivi anche se qui il dato è considerato in crescita: 45 spaccate, 10 tra aggressioni e rapine, 5 casi di fuochi d’artificio.
Il più tranquillo risulta essere il Quartiere 3 con appena 8 episodi registrati: 2 spaccate, 3 episodi di fuochi e altrettanti reati minori.
"Abbiamo deciso di raccogliere le segnalazioni per realizzare una mappa della criminalità di strada. Se sottovalutata, questa situazione potrebbe evolversi in forme di criminalità organizzata" ha sottolineato e ribadito ancora una volta Calleri. "Stiamo registrando un aumento delle segnalazioni di persone armate di coltelli e mannaie un fenomeno in espansione legato alla presenza di pandillas e baby gang. Oggi in città si contano circa cinquanta gruppi organizzati.
A questo si aggiunge un’anomalia allarmante: l’uso sempre più frequente di fuochi d’artificio non riconducibili a ricorrenze. Spesso questi segnali coincidono con arrivi di partite di stupefacenti".
Per contrastarel'insicurezz, secondo il presidente della Fondazione Caponnetto, è necessaria una strategia che unisca sicurezza e prevenzione sociale: "Non bastano i controlli, servono presidi mirati e interventi per affrontare il disagio giovanile. Bisogna coinvolgere gli operatori di strada e promuovere un’azione integrata che punti a disinnescare le cause di questa microcriminalità prima che degeneri". e in questa direzione è anche il dialogo in corso con l'assessore Niccola Paleucu.