La cooperativa agricola mugellana, un tempo nota come Il Forteto, si appresta a voltare pagina con un significativo cambio di denominazione, annunciato dal presidente Maurizio Izzo. La nuova identità, attualmente in fase di definizione, verrà svelata durante l'assemblea dei soci e promette di rafforzare il legame con il territorio del Mugello.
Il cambio di nome rappresenta un passo decisivo nel processo di distacco dalle vicende oscure legate a Rodolfo Fiesoli e alla comunità definita "degli orrori". La cooperativa mira a lasciarsi alle spalle un passato controverso, riaffermando il proprio ruolo nell'ambito agricolo e nella trasformazione dei prodotti lattiero-caseari.
Maurizio Izzo, alla guida della cooperativa, sottolinea il significato profondo di questa scelta, non vista come una mera strategia commerciale, ma come l'atto conclusivo di un cambiamento già in atto. La nuova cooperativa, libera dai fondatori del vecchio Forteto e caratterizzata da una prevalenza femminile nel consiglio di amministrazione, incarna una totale discontinuità con il passato.
Sergio Pietracito, Presidente dell'Associazione Vittime del Forteto e voce critica nei confronti della gestione passata, ha commentato su Facebook la decisione, evidenziando il lungo ritardo con cui questa scelta arriva, dopo anni di richieste ignorate e vicende giudiziarie.
Con la nuova denominazione, la cooperativa agricola mugellana si proietta verso il futuro, con l'intento di consolidare la propria identità e il proprio impegno nel settore agricolo. La decisione di cambiare nome, oltre a rappresentare una rottura con il passato, è un invito alla comunità e ai soci a partecipare attivamente a questo nuovo capitolo della storia della cooperativa, nel solco dei valori di trasparenza, impegno sociale e rispetto per il territorio.