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Forteto siamo alla resa dei conti. Pagheranno i cittadini al posto del Tribunale e del Comune di Vicchio?

Una proposta di conciliazione che è un macigno. La conferma che tutti sapevano e tutti fingevano di non sapere. L'editoriale di Nadia Fondelli

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Forteto diamo alla resa dei conti? Forteto diamo alla resa dei conti? © OKNews24
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Nei giorni scorsi, con una coincidenza solo casuale, insieme alla scarcerazione per motivi di salute di Rodolfo Fiesoli "il profeta" del Forteto, si è svolta a Firenze una conferenza stampa dei legali che difendono le vittime del Forteto.
L'informazione fornita in quest'occasione ai giornalisti è un macigno ma forse è passata un po' sottotraccia fra i colleghi poiché nelle paginate dei giornali faceva molto più scalpore la scarcerazione del carnefice che una buona nuova per le vittime e la condanna dello Stato e del comune di Vicchio.

Un macigno. Non ci sono altre parole per descrivere i contenuti del documento che abbiamo nelle mani e che fra esse ripassiamo più volte. Un macigno per tutti. Leggiamo e rileggiamo perché quel macigno è difficile da leggere e soprattutto da digerire dopo anni e anni di cose dette a mezza bocca, verità negate, paure, omertà, collusioni, etc...
Parole chiare, nette e indiscutibili, quelle con cui il giudice del tribunale civile di Genova ha invitato la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Comune di Vicchio a formulare un'offerta economica conciliativa a favore di due fratelli finiti tanti anni fa, tramite il tribunale dei minori di Firenze, nelle grinfie del "profeta".

Per il perché e il percome dei dettagli tecnici della richiesta di conciliazione vi rimandiamo (al nostro articolo) ma quello che qui mi preme sottolineare è altro ovvero che il risarcimento da farsi alle vittime ricadrebbe interamente sulle tasche di tutti i cittadini (si parla di circa un milione per ognuna delle vittime). Quegli orrori noti da tutti, che l'omertà e la collusione di molti, ha perpetrato per decenni nonostante tutti sapessero è una vergogna che oggi ha un costo, anche se nessuna cifra potrà mai ripagare di quanto vissuto.

Perché devono pagare i cittadini per le amministrazioni e i servizi sociali di Vicchio e il tribunale dei minori di Firenze?
Macigni, le parole che leggiamo e che qui sotto vi riportiamo integralmente e solo una cosa continuiamo a domandarci.
Chi pagherà?

Testualmente nel documento si legge:

...pone in evidenza:
- come il Governo italiano abbia ammesso che il Tribunale dei Minori fosse a conoscenza della condanna riportata da Fiesoli e Goffredi nel 1985, per maltrattamenti e abusi commessi su persone che, a quell'epoca, erano loro affidate, all'interno della stessa comunità Il Forteto e, ciò nondimeno, abbia continuato a collocare minori presso coppie facenti parte della comunità stessa, all'interno della quale Fiesoli e Goffredi continuavano a svolgere un ruolo preminente, nei rapporti con le istituzioni, in merito all'affidamento dei minori (punti 2006 e 207 della sentenza);

- come vi fosse assoluta incertezza nell'individuazione dei soggetti cui erano effettivamente affidati i minori (punto 211);

- come, in conclusione, sia mancata una sufficiente sorveglianza dal parte del Tribunale dei Minori riguardo al controllo dei bambini all'interno del Forteto e più in generale come i responsabili Fiesoli e Goffredi abbiano operato in una comunità "che gode di un'ampia libertà e che non sembra sottoposta a un effettivo controllo da parte delle autorità competenti" (punto 212);

dalla sentenza del tribunale di Firenze n 3267/2015 del 17/06 - 09/09/2015 che riferisce "dell'incomprensibile sostegno"  dato dai vertici del Tribunale dei Minori di Firenze alla comunità Il Forteto, i quali "per decenni hanno avvallato l'assurda teoria del complotto" con riferimento alla condanna riportata da Fiesoli e Goffredi nel 1085.

dalla relazione conclusiva della commissione d'inchiesta istituita con delibera del Consiglio Regionale della Toscana n.48 del 28 luglio 2015 (doc. 69) che:

- evidenzia la grave superficialità da parte del Tm di Firenze e dei servizi sociali del territorio nei confronti del Forteto "che godeva presso entrambi i settori di una sorta di trattamento privilegiato o comunque esclusivo"... "ognuno dei soggetti si basava sulla considerazione dell'altro in un meccanismo perverso che ha permesso al Forteto e ai suoi capi di uscire - se non nella fedina penale di certo nella reputazione personale e della comunità - praticamente indenni dalla condanna del 1985 e dalla sentenza di Strasburgo del 2000 potendo continuare ad agire indisturbati fino all'ultima inchiesta del 2011".

- evidenzia che "vi sono stati eventi sentinella non trascurabili ma trascurati dall'intero sistema giudiziario minorile, fatto ancora più grave dal momento che si tratta di minori problematici , con necessità di una lente d'ingrandimento più potente rispetto ai necessari controlli" (pag.40)

- evidenzia la macroscopica anomalia relativa all'affidamento di minori a coppie c.d. funzionali "verso le quali i servizi sociali non hanno mai messo in campo alcun tipo di azione. Al contrario: agli incontri con gli assistenti sociali - sempre annunciati e concordati con i fondatori della comunità-setta - si presentavano talvolta persone diverse degli affidatari senza che nessuno si sia mai interrogato in merito" (pag. 44)

- conclude che se Il Forteto ha goduto di una forte credibilità, nonostante le vicende ripetutamente accertate, lo si deve anche alla superficialità con cui figure autorevoli hanno offerto il loro apporto alla comunità/cooperativa/fondazione, accreditandole di volta in volta come il migliore dei luoghi possibili per accogliere minori in affido , senza procedere ai controlli e alle verifiche previsti per legge. Pur in presenza di una sentenza internazionale di condanna dello Stato Italiano da rendere immediatamente eseguibile per una vicenda tutta toscana, gli enti locali e le istituzioni politiche , giudiziarie, sanitarie, sociali non hanno reagito se non, come visto nel caso dell'azienda sanitaria, innalzando ulteriori barriere difensive. In generale si assiste ad un assordante silenzio e a un elevato immobilismo che pare tendere a voler dimenticare la sentenza, rimuoverla dal novero delle consapevolezze individuali e collettivi" (pag.51)

dalla delibera del Consiglio Superiore della Magistratura del 23/10/2019 che esprime "valutazioni assai critiche a proposito della fiducia che la magistratura minorile fiorentina ha per molti anni continuato a riporre sulla struttura del Forteto ove, fra il 1979 e il 2011, sono stati collegati numerosi minori affidati ai servizi sociali"  fiducia che è risultato essere stata espressa principalmente da dirigenti dell'ufficio (definiti dal CSM "piuttosto autorevoli e comunque accentratori") e che risulta avere "fortemente influenzato" le decisioni di affido finendo di fatto per "condizionare gli altri giudici".

Invita la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il comune di Vicchio a formulare proposta di definizione conciliativa della causa....

Genova, 28 febbraio 2023
Il Giudice Dott. Emanuela Giordano
 

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