Frazioni, l’altra metà di Borgo San Lorenzo. Attivazione delle Consulte di frazione, un assessore con delega esclusiva, un referente dedicato in contatto diretto con il Cantiere, un programma organico e mirato per le frazioni del territorio.
“Il primo strumento subito a disposizione - dice - Becchi - sarà sicuramente quello delle Consulte di frazione da poco approvato in Consiglio comunale, e da attivare al meglio adesso. Ma, per noi, non può bastare. La novità che vogliamo è la figura dell’Assessore alle frazioni, che dovrà avere una delega esclusiva. Ci sarà dunque una persona della squadra di Giunta che se ne dovrà occupare e ne sarà responsabile ventiquattr’ore al giorno, senza altre deleghe a sottrarre tempo e energie a lui o lei e alle nostre frazioni. Al suo fianco istituiremo la figura di un referente per località che sia in contatto diretto, senza passaggi con uffici o con lo stesso Assessore, con il Cantiere per i lavori più semplici o per le emergenze, per velocizzare piccole riparazioni o interventi veloci o intervenire in pronto soccorso in caso di pericolo”.Ma non basta ancora: “Nel nostro programma – dice Becchi – abbiamo scritto nero su bianco, per ciascuna frazione, cosa faremo in concreto se saremo scelti”.
Si va dalla riqualificazione dell’ex scuola di Casaglia alla realizzazione di un punto di ritrovo a Arliano, dal rifacimento delle tribune del Bini di Grezzano al percorso pedonale e la rotonda a Olmi, e poi l’impegnativo lavoro su affluenti e sistema fognario a Sagginale, il polo scolastico di Luco, la nuova scuola, la nuova palestra e la tensostruttura a Ronta, e tanti altri interventi per ciascuna frazione che possono essere consultati sul sito ufficiale della candidata.
Ciò non toglie, chiaramente, che il progetto sulle frazioni debba avere un più largo respiro: “Metteremo tutto l'impegno possibile per la difesa e la tutela delle scuole di frazione – spiega ancora Cristina Becchi –, dei servizi sanitari oltre che, non meno importanti, dei luoghi di aggregazione. Vogliamo frazioni e comunità vive. E la tutela dei servizi fondamentali è un impegno da prendere seriamente e come priorità di programma. Le frazioni non sono e non devono diventare dormitori. Vogliamo incentivare i ragazzi a viverci attraverso un contributo affitto per coloro che sceglieranno di abitarci. Vogliamo poi servirci, passatemi il termine, della cultura per collegarle veramente, in un legame vitale, con il capoluogo: porteremo alcune iniziative degli eventi che si svolgono solitamente nel capoluogo su tutto il territorio. A Borgo abbiamo tante feste e festival culturali, e altri ne vorremmo, e li promuoveremo. Perché non portarne qualche pezzetto nelle nostre frazioni?”.
“Riconosciamolo – ammette e conclude Becchi –, c’è bisogno di rimettere al centro le nostre frazioni e recuperare un rapporto continuativo e diretto con i loro abitanti. In queste settimane di confronto in frazione ho trovato un senso di comunità e legame al territorio che mi ha colpito molto e che deve essere da esempio. È un segnale forte, che vogliamo cogliere in modo concreto per il futuro: veramente il nostro progetto vuole essere un riconoscimento del valore e della ricchezza che questi luoghi già rappresentano, con potenzialità enormi che vogliamo realizzare, per chi ci vive, per chi sceglierà ancora di viverci, e per tutta la nostra comunità".