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Fuochi d'artificio al giardino Caponnetto. 50 lanci in una notte

Il presidente della Fondazione, Salvatore Calleri: “ll controllo del territorio purtroppo è sempre più difficile”.

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I resti dei fuochi lungo l'Arno I resti dei fuochi lungo l'Arno © Fondazione Caponnetto
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Proseguono con un escalation sempre più preoccupante in città anche gli episodi di lancio di fuochi d'artificio. Ieri notte al giardino Caponnetto e in quella appena trascorsa sono stati tregli  episodi ben distinti di "spari" dal centro alla periferia.

A denunciarlo il presidente della Fondazione dedicata al giudice, Salvatore Calleri che sul tema dei fuochi notturni in città come segnali criminali aveva già in passato espresso preoccupazione.

"Dopo una estate calda e criminale al giardino Caponnetto, che ha visto l'apice il 18 agosto con la rottura della targa/lapide dedicata al Giudice, che ha visto poi per fortuna un miglioramento grazie ad un aumento delle forze dell’ordine ivi presenti, l'autunno al giardino è iniziato con i botti!
Ieri notte a mezzanotte e venti con un lancio lungo l'Arno in mezzo all'erba e vicino alle abitazioni, di due batterie di fuochi d'artificio, in totale di 50 lanci.
I fuochi a prescindere da chi li lancia dimostrano che la città è cambiata e che il controllo del territorio purtroppo è sempre più difficile perché i fuochi rappresentano una attitudine criminale."


Non a caso l'argomento è finito anche in Parlamento grazie all'ex magistrato Cafiero De Raho con un interrogazione al Ministro dell'Interno. https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/03322&ramo=CAMERA&leg=19

"La Fondazione Caponnetto - conclude Calleri - non tollerando in alcun modo tale situazione continuerà a tenere alta l'attenzione. 

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