Firenze, 12 ottobre 2024 – La Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali e l'Ordine dei Geologi della Toscana hanno annunciato una collaborazione strategica per affrontare i rischi legati ai cambiamenti climatici e salvaguardare il territorio. In una conferenza a Firenze, i presidenti Alessandro Trivisonno e Riccardo Martelli hanno illustrato le linee guida per un approccio integrato alla gestione del territorio, combinando competenze multidisciplinari.
Il progetto mira a limitare l’impatto degli eventi atmosferici estremi, sempre più frequenti, attraverso una gestione più attenta delle risorse naturali. Tra le iniziative congiunte, vi è uno studio sulla gestione dei boschi per migliorare la permeabilità del suolo e prevenire fenomeni di dissesto idrogeologico, che spesso causano ostruzioni nei canali e nei ponti urbani. Gli esperti sottolineano la necessità di una pianificazione territoriale che includa anche una gestione sostenibile delle colture agricole, per promuovere la biodiversità e frenare i fenomeni erosivi.
Un'altra area di intervento riguarda le città e le zone antropizzate, dove l'uso di materiali specifici e una gestione accurata del verde pubblico potrebbero migliorare la capacità del suolo di assorbire acqua e mitigare le conseguenze del cambiamento climatico, come le ondate di calore.
Riccardo Martelli, presidente dell'Ordine dei Geologi della Toscana, ha evidenziato l'urgenza di una riflessione profonda sui cambiamenti climatici e la necessità di nuove politiche di gestione territoriale. Martelli ha sottolineato l'importanza di conoscere a fondo le aree boschive per sviluppare proposte concrete entro novembre.
Alessandro Trivisonno, presidente della Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali della Toscana, ha ribadito che, di fronte all’aumento degli eventi catastrofici, non è più possibile rimandare interventi urgenti per garantire la sicurezza ambientale per le future generazioni.
Gaddo Mannori, geologo, ha ricordato che la crescente attenzione per le zone interne contrasta con il progressivo abbandono delle aree rurali e montuose, richiamando la necessità di trovare un equilibrio. Giordano Fossi, agronomo forestale, ha concluso sottolineando l'importanza di una conoscenza dettagliata del territorio per monitorare le criticità e valorizzare risorse preziose come l'acqua.