Eugenio Giani © facebook
Firenze, 30 ottobre 2025 – Con la proclamazione ufficiale degli eletti da parte della Corte d’Appello di Firenze, Eugenio Giani è stato confermato presidente della Regione Toscana, avviando formalmente la dodicesima legislatura. L’atto, compiuto nella giornata del 29 ottobre, segna l’inizio di un nuovo ciclo politico e istituzionale che accompagnerà la Toscana nel quinquennio 2025-2030.
Nel corso della conferenza stampa tenutasi in Sala Pegaso, Giani ha espresso soddisfazione e senso di responsabilità per il mandato ricevuto, sottolineando la volontà di “ripartire con un grande rapporto con i cittadini”. Il presidente ha richiamato l’importanza di una legislatura caratterizzata da alto profilo istituzionale, trasparenza amministrativa e partecipazione civica, elementi che considera fondamentali per consolidare la fiducia tra istituzioni e comunità toscana.
Lo Statuto regionale prevede ora dieci giorni di tempo per la convocazione della prima seduta del Consiglio regionale, che si terrà, salvo festività, lunedì 10 novembre. Durante la seduta inaugurale, l’Assemblea procederà all’elezione del proprio presidente, mentre Giani presenterà la relazione programmatica del nuovo governo regionale, illustrando le linee guida dell’azione amministrativa e gli obiettivi prioritari della legislatura.
In un secondo momento, il presidente renderà noti i nomi dei nuovi assessori, riservandosi di attribuire le deleghe specifiche nella prima riunione di giunta. Il calendario dei lavori sarà organizzato in modo da garantire la tempestiva approvazione del bilancio regionale, primo tema di rilievo che sarà posto al centro del confronto politico.
“Come di consueto – ha precisato Giani – saremo in grado di rispettare i tempi per la programmazione e l’approvazione del bilancio, che rappresenterà il primo atto concreto della nuova legislatura”.
Con il rinnovo ufficiale delle cariche, la Toscana si prepara dunque ad affrontare una nuova fase amministrativa improntata alla continuità istituzionale, alla coesione territoriale e al rafforzamento del dialogo con i cittadini.
