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Gioco d'azzardo. Un convegno in Mugello

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Gioco d'azzardo. Un convegno in Mugello Gioco d'azzardo. Un convegno in Mugello © n.c.
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Disturbo da gioco d'azzardo, il Mugello si confronta - A Borgo il 9 marzo convegno con esperti, interventi, tavola rotonda. Il disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA) rende incapaci di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse in denaro. Si tratta di un disturbo del comportamento che rientra nell'area delle cosiddette dipendenze senza sostanze. Una patologia, cioè un problema di salute. Ma anche un problema sociale. Il DGA è un fenomeno sociale con dimensioni rilevanti, sottostimato e di dfficile monitoraggio anche a causa delle nuove modalità di gioco on line, evidenziano le analisi. A restare impigliati nella ragnatela di slot machine, lotterie, gratta e vinci, poker on line, scommesse sportive, bingo, giochi da casinò e casinò on line persone di tutte le età, dai giovani agli anziani. In Toscana, i dati dell'Ars (Agenzia regionale di sanità) dicono che la prevalenza di giocatori patologici e problematici coinvolge dallo 0,5 al 7,6% della popolazione. Esistono segmenti di popolazione più vulnerabili, come nel caso degli adolescenti: tra i giovani, la prevalenza di comportamenti problematici legati al gioco è più alta rispetto alla popolazione generale (5-6%). I maschi giocano in misura quasi doppia rispetto alle femmine. I giochi preferiti: Gratta&Vinci (66%), scommesse sportive (54%), biliardo e altri giochi di abilità (49%). I luoghi dove giocano: ricevitorie, sale da gioco, bar e circoli (90,1%); on line (17,7%); case private (45,4%). Nel 2017 in Toscana i pazienti seguiti dai SerD sono stati complessivamente 1.465, con un'incidenza maggiore nella fascia d'età 50-59 anni e netta prevalenza di maschi, pari a circa il 10% dei pazienti trattati dai servizi (tossicodipendenti e alcoldipendenti). Nel territorio mugellano, nel 2018, come nell'anno precedente, gli utenti in carico superano la decina. Ma la percezione è che il fenomeno sia ben più esteso e quindi che i soggetti a rischio o che necessitano di assistenza siano in numero superiore rispetto ai dati conosciuti. Per il contrasto alla dipendenza da gioco la Regione Toscana ha approvato un anno fa una nuova legge, la 4 del 23/01/2018, con misure più efficaci, ha attivato un Osservatorio permanente e varato un piano di oltre 3 milioni di euro che investe sulla prevenzione. E' infatti 'prevenzione' la parola d'ordine: azioni e iniziative che si muovono su più livelli, dai servizi sanitari a quelli sociali e di promozione della salute e di stili di vita sani, ai Comuni con norme specifiche negli strumenti urbanistici e nei regolamenti comunali. C'è anche un numero verde attivato dalla Regione, 800 88 15 15 (in funzione dal lunedì al venerdì, 9-18) con psicologi-psicoterapeuti. Nel Mugello, la Società della Salute e il Servizio Dipendenze Ausl Toscana Centro hanno promosso un piano che punta sulla sensibilizzazione, la formazione, la conoscenza. Ed in particolare: iniziative pubbliche rivolte ai cittadini e agli alunni; iniziative rivolte alle comunità straniere; attività di formazione per operatori sanitari e sociali, scuola, medici di famiglia, associazionismo locale; oltre a un'apposita campagna e un evento. Di tutto questo si discuterà il 9 marzo a Borgo San Lorenzo, a Villa Pecori Giraldi, nella “Giornata di sensibilizzazione sul disturbo da gioco d'azzardo” con numerosi interventi e relatori. L'iniziativa è organizzata dalla Società della Salute Mugello e l'Azienda Usl Toscana Centro con la collaborazione del Comune, ed è suddivisa in due parti: se durante la mattina si analizzerà e approfondirà il fenomeno e le sue dimensioni, nel pomeriggio si terrà una tavola rotonda che intende affrontare la situazione mugellana, facendo emergere, se possibile, nuovi, ulteriori dati e conoscenze. In questa seconda parte la discussione si svilupperà dai dati sul gioco d'azzardo legale: oltre 53 milioni di euro spesi nel territorio nel 2018 (dati Agenzia dei Monopoli raccolti ed elaborati da Leonardo Romagnoli). Ad aprire i lavori, alle 9, i saluti del sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, del presidente della SdS Mugello Roberto Izzo, del direttore dell'Area Dipendenze Usl Toscana Centro Antonella Manfredi, del direttore dell'UFC SerD Firenze 2 Paola Trotta. Nella prima sessione, con moderatori Annalisi Guasti, UFS SerD Mugello, e Antonella Manfredi, direttore Area Dipendenza Ausl Toscana Centro, il direttore della SdS e Zona Distretto Mugello Michele Mezzacappa parlerà delle “Azioni per il contrasto al disturbo da gioco d'azzardo” e il direttore dell'UFC SerD Firenze 1 Adriana Iozzi esporrà un inquadrameto sulla patologia mentre il direttore dell'UFS SerD Mugello Gabriele Bardazzi e Giulia Banchi, referente Promozione della Salute Mugello Ausl Toscana Centro, illustreranno il progetto rivolto al territorio: “GAP: lavoro di rete e comunità”. A seguire l'intervento “Il gioco d'azzardo e la comunicazione” di Michele Marangi, formatore e docente dell'Università Cattolica di Milano. La seconda sessione, con moderatori Paola Trotta, direttore UFC SerD Firenze 2, e Sonia Garcia Bonillo, UFS SerD Mugello, avrà inizio alle 14,30 con l'intervento “I progetti di Comunità” di Allaman Allamani, Agenzia Regionale Sanità Toscana. Seguirà la tavola rotonda “Il distrubo da gioco d'azzardo nella realtà mugellana: esperienze a confronto”, coordinata da Leonardo Romagnoli, con la partecipazione dei membri del tavolo Gap. Conclusioni previste per le 16,45. L'iniziativa è rivolta a medici, psicologi, assistenti sanitari, educatori professionali ed infermieri, oltre ad assistenti sociali e operatori delle scuole medie superiori. La partecipazione dà diritto a crediti formativi ECM. Per info e iscrizioni: www.fimo.biz Affermano il presidente della Società della Salute Mugello Roberto Izzo e il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni: “In linea con le azioni di prevenzione prese dalla Regione, grazie anche al lavoro di contributo e stimolo del tavolo interdisciplinare Gap, SdS e Azienda sanitaria hanno elaborato un progetto di sensbilizzazione e informazione su questo fenomeno, di cui ad oggi non conosciamo nel nostro territorio le reali dimensioni. Dobbiamo farlo percepire e farlo emergere, farlo conoscere più chiaramente alle persone e far crescere consapevolezza, drizzare le orecchie perché si possa identificare precocemente situazioni a rischio. Per questo si formerà anche una task force di esperti”.

 

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Commenti 1
  • Matteo Lucii

    Un'ipocrisia assoluta. Lo Stato percepisce utili dalla quasi totalit dei giochi (Gratta e Vinci, lotterie, slot machine, scommesse...). il principale responsabile della ludopatia, dalla quale ricava ingenti ricavi. Poi organizza convegni, stanzia soldi, per parlarne... Sarebbe troppo semplice estirpare il problema alla radice, e tutti quei soldi? Un po' come se la Philipp Morris aprisse centri per smettere di fumare...

    rispondi a Matteo Lucii
    lun 4 marzo 2019 08:11